mercoledì 15 giugno 2016

Vorrei

Tumblr spesso non viene usato come blog personale, ma come un luogo dove pubblicizzarsi o raccogliere immagini di ogni sorta, ma dato che fondamentalmente è anche un blog, io oggi lo uso bellamente come blog personale perché mi va così. Ho bisogno di svuotare la testa da mille pensieri che volano al vento, i classici vorrei per cui non puoi fare molto o magari sì, ma non ne hai occasione.

Non parlo solo di quei vorrei materiali, perché tutti ne hanno tanti, primo tra tutti vincere al super enalotto, così poi soddisfi tutti i vorrei materiali senza troppe difficoltà, ammesso non siano vorrei davvero improponibili.

Io ho sempre desiderato e tuttora vorrei un'amicizia speciale, un amico con cui parlare sempre, un amico da abbracciare, con cui piangere e ridere, qualcuno con cui condividere tutto, come una sorella o un fratello. E’ un vorrei che è rimasto da quando ho perso la mia migliore amica perché, crescendo, tutti cambiamo e noi abbiamo perso il nostro legame speciale che ci ha accompagnate dall'asilo fino al primo anno di superiori. Da allora non ho trovato nessun'altra migliore amica. Amiche sì, buone amiche forse, ma non una migliore amica. Talvolta per carattere, altre volte perché, purtroppo, farsi delle amicizie con il cosplay o con internet spesso porta a conoscere persone lontane che, anche volendo, non possono offrire un conforto fisico quando ne avresti bisogno. Ne sento la mancanza.

Quando vivi con i tuoi genitori e la tua situazione familiare sta andando un po’ a rotoli per casini vari, non vedi l'ora di toglierti dalle scatole. Niente più mamme che non ti fanno la lavatrice quando tu volevi proprio quel paio di pantaloni, niente più fratelli che rompono le scatole con le chiacchiere più assurde del mondo, niente più nonne che stanno perdendo il contatto col mondo. Poi quando vai a vivere per conto tuo, dopo il primo anno esaltante, dopo il secondo di relax… vorresti che i tuoi abitassero vicino a te, non a due ore e mezza di distanza. Sì, lo ammetto, vorrei tanto che i miei si trasferissero vicino a me. Mia mamma, persino mio fratello che non sopportavo fino a una manciata di anni fa e che ora arrivo a invitare una settimana qui per poter fare quelle due ore di chiacchiere prolisse…

Vorrei non essere la me di adesso. Non vorrei neanche essere la me stessa prima della morte di mio padre, sarebbe improponibile esserlo dopo che la vita ti ha tolto così tanto, ma la me di adesso è qualcosa di pesante e cupo. Per quanto cerchi di mascherarlo lo sento, sento quei lamenti, quell'angoscia e quella sorta di sorda disperazione di chi vorrebbe e non riesce. Non è solo una questione di aspetto fisico, anche se riconosco che mi pesa. E’ una questione di umore, di volontà, di credere di poter riuscire… non mi sento realizzata certo, ma non credo che molti lo siano o si sentano tali a 24 anni. Non mi diverte nulla se non per un istante, tutta la gioia, tutta la carica, svanisce non appena mi giro dall'altra parte. Appena dopo un saluto, appena dopo un abbraccio, in un istante tutte le ore passate ridendo sembrano inesistenti. Vorrei uscire da questo buco, vorrei uscire da questo tunnel nebbioso… e mi pare solo di correre in tondo, affannarmi per niente, tanto che temo che ormai quel che resta di me sia seduto nel buio con la rassegnazione che tanto non cambierà nulla. Nulla.

Vorrei far aprire la bocca al mio ragazzo un po’ di più. Dopo quasi sette anni mi sembra sempre più chiuso in se stesso e forse in parte è coinvolto dal mio malessere, ma lui stesso riconosce che in parte deve questo suo difetto anche a coloro che ha avuto intorno. Non è mai stato abituato a parlare molto e certo se hai un gruppo di amici che non fa che litigare e tu, per bene comune, eviti di dire come la pensi per non alimentare il fuoco, alla fine diventa parte di te e non sei più capace di tirar fuori un'opinione, forse neanche ti sforzi per fartene una. alla fine, però, questo comportamento non fa bene a se stessi nè a chi si ha intorno, perché se non dici mai quello che pensi la gente si stanca. Gliel'hanno già detto in faccia e lui non si sblocca e io vorrei che lo facesse, anche a costo di mandare a fanculo qualcuno. In fondo quando non dici quello che pensi e ti limiti al silenzio o a risposte vaghe, non fai del bene a nessuno, finisci solo per essere considerato un ipocrita.

Non ho vorrei materiali, sono convinta che se solo questi si esaudissero, i vorrei materiali me li conquisterei in qualche modo. Sarebbero solo cose in più, ma la felicità è in questi soltanto, il resto è soddisfazione, realizzazione e compiacimento. Così come non ho vorrei per il genere umano, perché non ha senso elencarli. Dovrebbero essere i vorrei di chiunque, tutto ciò che porterebbe a un qualcosa di meglio per tutti. Li elencano giusto le reginette per far bella figura, io mi limito ai vorrei egoistici, perché si deve cominciare sempre da se stessi e io devo ancora cominciare a pensare un po’ più a me stessa…

Nessun commento:

Posta un commento