domenica 19 giugno 2016

I Segreti di Nicholas Flamel, L'Immortale

Ho finito la saga di I Segreti di Nicholas Flamel, L'Immortale.
In realtà l'ho finita una settimana fa, ma mi ero subito attaccata a leggere Fantasy & Science Fiction Anno II Numero 6, un'uscita periodica che non avevo mai visto e che ha preso al Conad il mio ragazzo. Va da sé che il numero successivo non è mai apparso, né l'ho visto in giro.
Sì, probabilmente potrei recuperarli dall’Elara Libri, ma non ho voglia XD meno tentazioni ho, meglio è.


Torniamo alla saga. Non ho scelto di comprarla io (strano, ultimamente sembra una routine XD). Aveva iniziato a comprarla il mio ragazzo, come sempre, e, come sempre, manco ha aperto il primo libro.
Ho iniziato a leggerla che avevo già tutti i libri tranne l'ultimo. Inizialmente non ero sicura che potesse essere il mio genere, ma si legge così velocemente che non puoi pensare che sia un libro pesante, anzi, a me è piaciuto moltissimo.

Sul web ho visto che molti lo hanno definito prolisso. C'è da pensare, ed è quasi strano, che il tempo trascorso in sei libri è di una settimana. A me non ha dato fastidio il dilungarsi dell'autore, a me piace comprendere i personaggi, esplorare il mondo, capirne i meccanismi.
L'infilare nel mondo odierno figure note a tutti in una chiave rivisitata, rendendoli degli Immortali al servizio di Antichi Signori che sono divinità note con più nomi, ripescate da ogni tempo e luogo, a me è sembrata un'idea piacevole.

Di per sé ho trovato, tra l'altro, che il tutto fosse un'immagine visiva molto chiara o, perlomeno, io non ho avuto alcuna difficoltà a visualizzare i personaggi, le loro auree dai colori e dagli odori profondamente diversi. Certo alla fine abbiamo un numero di personaggi attivi piuttosto numeroso e leggere i libri uno di seguito all'altro aiuta a tenere ben viva l'immagine di tutti nella testa, ma anche leggendo l'ultimo capitolo dopo diversi mesi dal quinto, non ho avuto problemi a riallacciarmi.

La storia si volge nel mondo odierno, spostandosi tra America ed Europa, ma ci sono parentesi in altri mondi e in altri tempi. Tutto gira intorno alla leggenda dei due gemelli, Oro e Argento, uno per salvare il mondo, l'altro per distruggerlo.
I protagonisti sono due ragazzi, gemelli, fratello e sorella, Josh e Sophie, che scopriranno ben presto quanto la loro quotidianità, la normalità a cui sono abituati, possa repentinamente cambiare. Intorno a loro, nel mondo, ci sono personaggi che la storia ricorda per le loro imprese. Nessuno sa che alcuni di essi sono ancora vivi, con altre identità, con altri scopi e usano la loro immortalità nei modi più disparati.

Nicholas Flamel è l'immortale che spiegherà loro come funziona il mondo, quali sono le loro doti e aprirà un mondo nuovo… per non dire che in una settimana i ragazzi viaggeranno in lungo e in largo, inseguiti, braccati e attaccati da ogni fronte. Pare siano loro i potenziali gemelli della leggenda infatti.
Scopriranno che le divinità che i loro genitori, archeologi, hanno insistito perché conoscessero e studiassero, esistono ancora nelle forme più diverse, nei loro Regni d'Ombra e che hanno i loro piani e ce ne sono alcune che ancora apprezzano i mortali, gli homines, e altre che li odiano.

Tornando alla mia opinione, io ho apprezzato molto questa saga se non fosse per le ultime pagine dove la cosa si porta a compimento. Non tanto per il finale in sé, che avrei voluto capire meglio, avrei voluto vedere come la vita sarebbe tornata normale dopo una settimana del genere. Diciamo che dopo tanti dilungamenti, avrei preferito qualche pagina in più per il finale, ma a parte questo non mi è sconfifferato troppo il come corri, corri, scappa, mazzuola, ammazza, arrivano due figure che sembrano potenti, minacciose, pericolosissime e… un colpo di spada e boom, morte, distrutte.

Quando l'ho letto son rimasta fissa con lo sguardo perso tra le lettere. Mi son detta: ah vabbeh, ci sarà il trucco. No, niente trucco. Vabbeh… Motivo per cui fra tutti i libri della saga l'ultimo è quello che mi è piaciuto di meno. Dopo tante spiegazioni, riflessioni, alla fine sembra che le ultime pagine, ma proprio le ultime, siano quasi sbrigative… un briciolo di delusione me lo ha lasciato. Forse mi aspettavo qualcosa di più, un qualcosa che non so spiegare bene, salvo il fatto di capire meglio cosa ci fosse stato dopo quei sette giorni incasinatissimi…

In ogni caso per me è una piacevole lettura. Scorre benissimo e, se lo aprite trovandolo in libreria (parlo dell'edizione in copertina rigida) vi renderete conto che è stampato in carattere ampio con un'impaginazione tale che il numero di pagine non è uno scoglio. O forse sono io che venendo dalla stampa della TEA della trilogia della Thornton scritta in cirillico fitta fitta, bella lunga, mi è sembrato di leggere un libro per bambini XD stampato bello grosso, con ampi margini, capitoli brevi… stili diversi.

Concludo dicendo che l'unica pecca di tutti questi libri sono i numerosi errori di traduzione (i classici: lettere mancanti, parole di troppo, plurali sbagliati ecc), ma li ho trovati in abbondanza pure in F&SF, quindi penso che ci si debba quasi abituare e saltare oltre. O forse sono io che ormai ho sviluppato l'occhio critico e li vedo ovunque e prima no? Potrebbe essere XD

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