giovedì 7 luglio 2016

Vivere con un gatto sordo

Mi è capitato spesso da quando abbiamo preso con noi Zar che la gente mi abbia chiesto: come si fa a vivere con un gatto sordo? Non ti sente, non ti capisce!
Intanto partiamo col presentare Zar. Zar è nato come The Lions Life Zizou, una pallettina bianca, adorabile maschietto di Maine Coon. Avevamo visto le sue foto a un'esposizione e ci eravamo innamorati nonostante sapessimo che le probabilità che fosse sordo (bianco e occhi bicromi) fosse molto alta. Per il terzo ospite casalingo, in realtà, Luca puntava a un red e io invece avrei voluto in silver... nessuno di noi due aveva pensato a un total white... e invece...

1 mese

In casa aveva fratellini e sorelline, ma noi avevamo puntato lui. Fatto sta che pare che una signora arrivata prima di noi fosse pronta a prenderlo, anche fosse stato completamente sordo. Un po' dispiaciuti, ci eravamo spostati su un fratello di mamma diversa con entrambi gli occhi dorati, meno vivace e più massiccio.
Nel frattempo ci teniamo in contatto con l'allevamento che ci informa sullo stato dei piccini, sulle visite e infine sì, sono risultati sordi da entrambe le orecchie.
Quando ormai i cuccioli son praticamente pronti a trovare una nuova casa e noi stiamo pensando al nome da dare al maschietto che arriverà, salta fuori che la signora che "sì, sì, lo prendo assolutamente anche se è sordo" si tira indietro non solo per Zizou, ma per qualsiasi cucciolo, campando mille scuse per poi sparire nel nulla.
Certa gente non merita la compagnia nemmeno dei pidocchi.


Zizou torna disponibile, ma decidiamo di decidere sul momento in allevamento. Quando arriviamo a casa dei proprietari del The Lions Life, Sonia e Diego, siamo accolti da un tiragraffi ricolmo di palline bianche. Giuggiolaggine a mille, li prenderesti tutti! Il fatto è che ci hanno anche offerto di cederci sia Zizou che il fratellino dagli occhi dorati, ma non potevamo proprio prendere altri due mici, così alla fine abbiamo ceduto a questi occhioni e Zizou è divenuto Zar, un nome che si è rivelato subito adatto appena arrivati a casa XD

Pausa autogrill e giro fuori dalla gabbietta nel viaggio verso la nuova casa

Da subito Zar è stato vivacissimo e giocherellone, chissene se non sentiva che rumore faceva il mondo. Arrivati a casa il signorino ha salutato i due precedenti inquilini gonfiandosi tutto e soffiando senza retrocedere di un passo, deciso a conquistarsi il suo posto. Niniel era abbastanza propensa a capire chi fosse il nuovo pelosetto, gatta che ha il dna della mamma dentro, mentre Rosiel ci ha guardati piuttosto indignato del tipo: e questo cos'è? Domani sparisce, vero?
In realtà, nel giro di una settimana i rapporti si sono stabilizzati e Zar aveva già dato prova del carattere vivace e distruttivo saltando ovunque, accaparrandosi, tra l'altro, il diritto di dormire sul letto, cosa che ha spinto Rosiel a fare l'offeso che dormiva sul divano.


Crescendo, dopo poche settimane, Zar ha deciso di lasciare il letto a Rosiel dormendo altrove. Ad oggi dormono dove ne han voglia, insieme o separati, ma dividersi gli spazi è stato un processo graduale senza particolari scontri.

Prima di accogliere Zar ci eravamo informati molto riguardo la sordità, ma non è che si trovi molto. Per lo più tutti dicono di star tranquilli, non cambia nulla, al massimo consigliano di non toccarli mentre dormono, di svegliarli piuttosto battendo una mano vicino a dove stanno e accorgimenti simili. Inizialmente seguivamo questa tattica e Zar ci guardava come fossimo dei cretini. Rosiel e Nini ancora di più.

Niniel e Zar  e la mia gamba

I nostri gattoni sembravano aver capito da subito che qualcosa in questo micetto non andava. E' vero, tra di loro i gatti non comunicano miagolando, usano coda, orecchie e atri atteggiamenti. Ma Zar tirava degli strilli allucinanti XD essendo sordo non si sente, ma mica sta zitto, anzi! Ogni tanto fa dei gorgheggi che ti prende un mezzo infarto e anche Nini e Rosiel inizialmente sgranavano gli occhi perplessi e ci guardavano come dire: ma che bestia è questa?
Poi hanno capito e han lasciato perdere. Quando Zar è maturato, Nini si è distanziata da lui, soffiandogli e dandogli zampate, esattamente come aveva fatto con Rosiel, che è suo figlio. Semplicemente gli ha fatto capire che era grande e che adesso lui era un gatto e lei una gatta, non era più la sua mamma adottiva e lui se n'è fatto una ragione.

Grande autore di facce assurde

Momentaneamente rifiutato da Nini, crescendo rapidamente e superandola in stazza, Zar si è dedicato a qualcuno della sua taglia: Rosiel. I due maschietti dopo un inizio turbolento dove Rosiel si scostava ogni volta che Zar si avvicinava balzanzoso per giocare, rispondendo con una zampatona sul suo musetto puccioso, sono diventati compagni di gioco e di risse. Nini penso abbia tirato un sospiro di sollievo: non ne poteva più di quel gigante di figlio che voleva giocare con lei senza rendersi conto di avere una stazza e un peso notevoli, così se ne stava impettita a osservarli con quel distacco signorile da gatta per bene.

I nostri mici non hanno mai soffiato molto, direi anzi che Rosiel soffiava solo al folletto (l'aspirapolvere XD ancora non abbiamo un folletto domestico) quando si avvicinava troppo e non riusciva a defilarsi. Nini ci ha soffiato quando l'abbiamo per sbaglio pestata (sì, Rosiel se lo pesti non soffia, è un peluche semovente). Con Zar abbiamo visto che soffiano di più, probabilmente perchè è un gesto che si percepisce bene anche se sei sordo e non puoi sentire i brontolii nervosi del tuo compagno di giochi a cui ormai hai rotto le scatole XD

E alla fine appiccicati

In tutto questo, noi umani? Noi umani ci troviamo a parlare a Zar come se ci sentisse, a intimargli di scendere e lasciar stare. Ovviamente lui non ci sente, ma basta farsi vedere e lui capisce. Capisce i gesti, le occhiate, le espressioni e comunque ha un'intelligenza non indifferente e se sa che sta combinando qualcosa che non deve, non ha bisogno di sentirti arrivare urlando dall'altra stanza: lui sente i tuoi passi e sparisce.
Ogni tanto sembra che possa sentire, e in realtà sente, solo che sfrutta altri sensi. Sente quando Luca sta tornando da lavoro e se sta dormendo alza la testa, apre un occhio. Rosiel di solito è quello che viene a trovarti davanti alla porta, quella di fare il cane resta la sua prerogativa.
Il fatto di non toccare un gatto sordo mentre dorme non l'abbiamo trovata una cosa eccezionale... nel senso che vale per qualsiasi e nessun gatto. Se stanno dormendo (e non sonnecchiando) probabilmente a nessuno piace essere svegliato da una mano che ti tocca, ammesso che non vuoi rompere le scatole, esattamente come noi umani :P
Zar di solito si sveglia prima che arrivi a toccarlo, ma se dorme della grossa basta un odore vicino, una porta che si chiude, qualcosa che si muove e lui si sveglia.


Per il primo anno e mezzo Zar non è mai stato molto coccolone, preferiva giocare e veniva a portarci fili, filini, pezzi di qualsiasi cosa. Adesso invece si è fatto anche amante delle carezze, ti si butta addosso strusciandosi, smiagolando a modo suo e adora le ombre. Passerebbe ore e ore a giocare con le ombre. E' il primo gatto che trovo a cui piace giocare con le ombre, le insegue su per le scale rischiando di farti e farsi ammazzare, ma non gliene frega una ceppa.
Ama guardare fuori dalla finestra, ma se non esci, non gliene frega nulla di uscire... ma se lo fai e lui non è con te si dà a dei miagolii che sembrano strilli di una bestia torturata O___o
Il problema è che Zar lo è nome e di fatto e guai a invadergli la casa o rubargli gli umani.
Se sei umano sei il benvenuto, ma altri gatti...


Tempo fa ci siamo accorti che una micetta si era accasata nel casino di roba che avevamo ammassato fuori casa dopo un'invasione di pulci (purtroppo capita). Minuscola e con un miagolio orrendo XD la bestiola apprezzava le nostre attenzioni e se aprivamo la portafinestra, entrava di qualche passo... almeno fino a quando Zar le è saltato addosso. Da allora quando apriamo si allontana preventivamente e se vede che usciamo solo noi, allora si avvicina, si fa coccolare e ci segue per tutto il giardino. Se esce Zar lei si dilegua.
E dobbiamo stare anche attenti, perchè se Zar riesce a uscire quando c'è lei, la insegue infilando nei giardini altrui e andarlo a riprendere non è facile, anche perchè chiamarlo è inutile.
Ecco: un gatto sordo non è sicuramente un gatto adatto alla vita all'aperto. Non riuscireste a richiamarlo né lui sentirebbe le macchine. Potrebbe spaventarsi per le vibrazioni? In realtà abbiamo visto che l'essere sordo lo ha reso immune a molte comuni paure e antipatie degli altri gatti, compresi l'aspirapolvere, il phon... e quindi probabilmente anche macchine e simili.

Culi pelosi

Ovviamente Zar, bello bianco com'è, non ama il sole. Quando li facciamo uscire, Rosiel è un grande esploratore e gironzola ovunque annusando tutto. Zar rimane all'ombra e se Rosiel si ferma al sole, lui inizia a sgnarlare e mugolare come se ci fosse una barriera invisibile tra lui e l'altro amico peloso.
Tra l'altro, lo scorso capodanno Zar è stato molto male, si è preso una rinite allergica ed era veramente malaticcio, ma poi s'è ripreso alla grande e si era pure preso in simpatia una giovane veterinaria. Quando non c'è stata lei non voleva manco uscire dalla gabbietta XD
Adesso ogni tanto ha raffreddore e catarro, però non si ferma mai e continua a far casino. Ama le correnti d'aria (come tutti sti pelosoni) e l'acqua! Quando vai in bagno si struscia e miagoleggia per farsi aprire l'acqua del bidet!
Intorno alla fontana fa dei laghi immensi giocando con il pisciolino d'acqua, sacrosanto rituale: non può bere se prima non tira qualche zampata all'acqua. Non che Nini sia meglio: lei scava sul bordo della fontana due ore prima di bere... Rosiel è l'unico normale...

Zar, Nini e una giraffa...

Alla fin fine credo che se volete prendere un amico peloso, la cosa fondamentale è che siate pronti ad accettarlo e richiederà per forza sacrifici e pazienza, sia che sia sordo o meno. Ogni animale ha le sue esigenze, il suo carattere e non parla la nostra lingua come noi non parliamo la sua. Si tratta di venirsi incontro. Noi siamo abituati a parlare, loro no, eppure con noi umani miagolano parecchio per cercare di farsi capire... allo stesso modo se Zar non ci sente, noi ci siamo abituati a gesticolare di più per fargli capire che alcune cose ci danno fastidio e che il tavolo è zona off limit.
Certo, magari avere altri gatti in casa può essere stato un aiuto: molte cose può averle capite da loro e ha imparato di conseguenza che in alcune stanze ci si va solo se ci siamo noi, che sui mobili non sempre è gradita la sua presenza.

Tutto sommato, tornassimo indietro risceglieremo di averlo con noi nonostante tutto, esattamente come per gli altri pelosi. Ognuno ha i suoi difetti, ma li ripagano con tanto affetto. Quindi, alla fin fine, dipende quanto siete disposti a dare voi, loro a prescindere danno tanto.

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