Abbiamo comprato i primi due capitoli di questa saga al Pandino Fantasy Books dell'anno scorso. Ci aveva attirato la copertina e, dal banco, ci mandarono ad ascoltare la presentazione.
Così sono venuti a casa con dedica e autografo. La scelta iniziale era stata del mio ragazzo, che ha un debole per i pelosi nei libri, ma alla fine per ora l'ho letto solo io XD questa cosa ormai è un classico, ve ne sarete resi conto.
La Sesta Regola è il primo capitolo. L'ho letto molto rapidamente e con piacere, è una storia semplice, incentrata su Tèrion, un ragazzo molto giovane che vive in un paesino con gli zii. Ha dei particolari occhi dorati che lo caratterizzano, ma niente di più. Vive la sua vita nel mulino, aiutando nei lavori, anche perché lo studio, sebbene i suoi zii abbiano fatto di tutto per farlo istruire da un degno maestro, non fa proprio per lui.
Poi tutto cambia e Tèrion scopre di non essere proprio un ragazzo come gli altri. Il suo destino lo spingerà verso la capitale in cerca di risposte accompagnato dalla spada appartenuta a colui che quand'era in fasce, lo condusse sino alle terre dove è cresciuto. Helthor è la sua meta, ma la strada per arrivarci non sarà facile.
Giovane e inesperto, tenderà a fidarsi forse fin troppo delle persone e ciò avrà le sue conseguenze. Ben presto capirà che è davvero difficile scegliere di chi fidarsi.
La storia comincia proprio con Tèrion che sta arrivando a Helthor, una scelta forse dettata anche da un fattore… non mi viene un termine XD
Per non annoiare il lettore con un inizio simile a tanti altri, si è forse deciso di posticipare la parte del “c'era una volta un ragazzo”, in favore di un inizio dinamico, lasciando a qualche capitolo dopo la spiegazione di tutti gli eventi che hanno condotto il nostro protagonista nella situazione in cui si trova all'inizio del libro.
Gran parte del libro riguarda, appunto, la storia e le avventure di Tèrion sino all'arrivo alla capitale. Fin qui il gatto in copertina non c'entra nulla, apparirà a Helthor e non è un gatto qualsiasi. Trappola è un famiglio, parla ed ha un caratterino piuttosto scorbutico, ma sa il fatto suo. Tra l'altro è il famiglio di un mago piuttosto importante, il Cancelliere Beldimion. Tèrion, però, non è destinato a diventare un mago, per lui c'è un posto nel Tempio, dove studierà duramente per imparare la dottrina nella fede del Dio Sole.
Non sarà solo, per vicissitudini particolari, vi arriva in compagnia di altri ragazzi. Al tempio Tèrion inizia il suo percorso, desideroso di scoprire il suo passato collegato all'Ordine dei Cavalieri del Sole da quella spada che lo ha accompagnato, e decisamente convinto a rivolgere tutta la sua fede al Dio sotto la cui ala è cresciuto.
La prima parte si legge davvero in un soffio e dà un'idea vaga del mondo in cui si svolge il tutto. Ben diversa la cosa si fa nel secondo, Il Custode del Tramonto, dove si parla molto più dettagliatamente di territori, cariche, complotti e istituzioni che governano la capitale e il regno.
I personaggi aumentano, Tèrion e Shandor (un mezzelfo che diviene suo compagno di stanza, e non vi spiego come e perché ovviamente) vivono al Tempio, il primo devoto, il secondo per circostanza.
L'autore ci presenta molti esponenti del clero, della nobiltà, cavalieri e maghi. Quasi tutti hanno un nome e un cognome, il primo… definiamolo fantasy, o comunque astratto, il secondo italiano e con un senso. Spiegazione orrenda, ma per capirci se i nomi possono essere Tèrion, Beldimion, Faestull, i cognomi sono Speralama, Nerospino ecc, questo intendo.
In questo libro la storia si fa più complessa e gli intrighi abbondano, sia contro il nostro protagonista, che in diversi vogliono morto perché legato a una leggenda, sia all'interno di Helthor per il potere. Infatti a Helthor da tempo non c'è più un re e il Tempio ha un certo potere e la nobiltà, ovviamente, non ne gioisce.
Nel frattempo all'orizzonte i problemi non mancano: la peste, le invasioni e le conseguenti battaglie e il ritorno di qualcuno di molto potente i cui adepti stanno già infiltrandosi ovunque.
Ho preferito il primo, ma per un dettaglio che mi ha reso difficile seguire gli eventi al centro del secondo. E’ una cosa personale ovviamente, quindi non è una critica aperta, ma un parere. Che poi non è che scriva recensioni, quindi è tutto un parere personale, non sono una critica letteraria io!
L'autore tende a chiamare i personaggi ogni tanto per nome, ogni tanto per cognome. Non avendo una lista sotto mano, essendo davvero tanti e con cariche diverse, alla fine mi ci sono persa. Nel momento in cui la scena si incentra su un'altra parte del mondo, quando poi si ritorna negli intrighi di palazzo a Helthor… niente, mi ci sono persa, non riuscendo più a collegare nomi e cognomi, quindi alla fine fra cercare di ricollegarli, ricordarne la carica e i legami… il mio cervellino ha fatto fatica XD solo per questo per ora preferisco il primo.
Speravo ieri di trovare il terzo volume della saga, ma niente, bisogna aspettare >,< quindi per ora mi dedico ad altre letture in attesa di reperire il seguito.
In generale, comunque, ve lo consiglio. Sembra una storia per ragazzi, ma nel secondo c'è molta più crudeltà e violenza. Infatti quando mi sono imbattuta in un finale di capitolo dove un uomo “non ha frenato i suoi intenti di violenza” su una donna, ho capito che la storia voleva prendere più una piega meno giovanile, crescendo un po’ con Tèrion che impara, a sue spese, che il mondo è un posto pericoloso.
E niente, vi lascio qualche link nel caso vogliate spulcettare per conto vostro senza affidarvi solo al mio parere XD che insomma, non è così professionale. E’ quasi un appunto anche per me, purtroppo tendo a dimenticarmi le trame di libri e film molto rapidamente, anche se poi mi tornano in mente quando riprendo in mano i sequel (per fortuna!)
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