domenica 19 giugno 2016

Il Giardino delle Parole


Mi sembra di aver atteso un secolo, sarà che avevo preso i biglietti un bel po’ di tempo fa, appena si era presentata l'opportunità della prenotazione.
Per chi se lo è perso so che verranno fatte delle repliche in alcune sale, l'ho visto l'altro giorno su Facebook nella pagina della Dynit. Suppongo che se eravate interessati lo avrete già saputo, ma in ogni caso…

Il 25 maggio - Eliseo di Cesena (FC)

Dal 22 al 28 maggio - Nazionale di Trieste

Dal 22 al 28 maggio - Madison di Roma

Dal 23 al 25 maggio - Arcobaleno Filmcenter di Milano

Dal 23 al 25 maggio - Ducale di Milano

Il 25 ed il 26 maggio - Impero di Bra (CN)

Io ve lo consiglio spassionatamente. Gli sfondi sono a dir poco meravigliosi, in primis, ma anche la storia è così semplice, fatta di attimi di quotidianità comuni e credibili che ti fanno vedere questa storia con un sorriso, coinvolto in pieno.
Per un attimo ho pensato anche che la pioggia fosse bella… io non la amo molto in verità.

Anche il cortometraggio che lo precede è davvero bello, caratterizzato dalla solita quotidianità raccontata in un modo davvero semplice ma d'effetto. La storia di un rapporto familiare come molti ce ne sono, con una voce narrante che racconta tutto ciò che non ci diciamo.

La trama de Il Giardino delle Parole penso fosse chiara dal trailer, è proprio così, semplice. Uno studente di quindici anni incontra durante una giornata di pioggia una misteriosa donna in un parco. Il suo sogno è quello di divenire un artigiano, un calzolaio, ma a nessuno racconta questa sua passione.
Ogni giornata di pioggia lui non va subito a scuola, ma scende prima e si reca nel parco a disegnare su un blocco modelli di scarpe. E’ inevitabile che alla fine i due si parlino e leghino tra loro, al punto di condividere gli spuntini. La misteriosa donna sarà la prima per cui lui tenterà di fare delle scarpe, lo si intuisce anche dal trailer.

Rivelare altro sarebbe equivalente a fare degli spoiler, perché la storia gira tutto intorno a questo rapporto particolare.
Quando si è concluso m'è quasi dispiaciuto… credo che sarei potuta stare altre due ore seduta lì a guardare altri mille momenti della loro vita.

Unica nota mia, che come al solito devo borbottare quando trovo in sala gente che mi infastidisce.
Fin dall'inizio c'era scritto che dopo il film sarebbero seguiti contenuti speciali: interviste e storyboard.
Ora… avevo alle spalle gruppi di ragazzi che per tutto il tempo di questi, dico tutto!, hanno rotto le scatole borbottando, ridacchiando e sbuffando al suono di: ancora? Non finiscono più!
Ma uscire di sala no? Se non vi interessa ve ne andate come hanno fatto altri!

La sala era prevalentemente al femminile, ma il regista, nel messaggio iniziale, si era augurato che ragazzi simili al protagonista potessero vedere questo suo lavoro. Il pubblico maschile era più adulto di quello femminile nel mio caso, tra l'altro non mi aspettavo di vedere così tanti adulti in sala. Mi ha fatto uno strano piacere! E’ bene che anche l'animazione giapponese venga presa sul serio. Perché i film della Disney son per tutti e gli anime solo per i ragazzi? E’ sbagliato. Confido al prossimo anime di vedere ancora più gente… cosa esce?
Ok, ho visto che ci sarà la terza parte di Madoka, ma penso che lì non vedrò molti adulti. Magari per La Città Incantata… vedremo! x3

Nessun commento:

Posta un commento