Lunedì ho iniziato un ciclo di cortisone in flebo che ho finito ieri per bocca. Dire che sto molto peggio che prima di iniziare è un eufemismo…
Fatto sta che dottori e infermieri continuano a dirti: sai com'è, ci vuole pazienza… i risultati, se ci saranno, li vedrai tra un po’.
Il mio po’ è il 16 febbraio quando faccio il controllo.
Al momento il formicolio che avevo alle mani e alla bocca, parte dalla bocca e si fa sia braccia che gambe. Tachicardia a mille. Dolori muscolari. Ho la faccia come un pallone e mi fa pure male. Non sto in piedi e mi gira la testa. I sapori non li sento e mangiare, ma soprattutto bere, è un patire… per non parlare delle perdite. Pensare che il ciclo precedente lo avevo fatto proprio per un problema di perdite… e ora è il cortisone a darmi il problema… wow…
Deprimente… umiliante…
Dormo a singhiozzi. Mi sveglio col petto che martella, ma non ho pensieri ad agitarmi. Non so come calmarlo. Aspetto… in ospedale le infermiere mi han detto che dalla situazione che ho, specie per l'ansia, con la sertralina ci faccio poco e niente. Pensare che la mia psichiatria era convinta che dopo febbraio ci saremmo salutate in maniera rosea interrompendo la terapia… sarebbe stato bello.
Stasera ho un compleanno. Ho tanta voglia di rivedere quegli amici, ma da una parte mi sento morire. Solo l'idea di fare la doccia mi uccide… e vestirmi, cercare di rendermi presentabile e nascondere un po’ il malessere… sarà una faticaccia.
Se poi il corriere del menga avesse consegnato il pacco col regalo, se non altro un giramento di scatole me lo sarei evitato…
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