lunedì 20 giugno 2016

Primal Spirit - Immortal

Unika fu una sorpresa. Non mi sarei aspettata di apprezzare così tanto quella saga ed è stato quell'amore a spingermi subito ad acquistare il nuovo lavoro di E. J. Allibis.
La trama sembrava interessante, per cui perché non affezionarsi all'autore? Sebbene lo abbia comprato all'uscita, l’ho letto solo adesso in pochissimo tempo.

Di cosa parla Primal Spirit? Riportiamo la trama.
Angel, un’irrequieta ragazza della campagna del Somerset. Fesh e Angus, due giovani musicisti della scena londinese. Lei vuole fuggire dal recinto che imbriglia i suoi diciassette anni e loro sperano di volare sulle ali della musica. Cosa li lega? Nulla, in apparenza.
Ma una catena di delitti inspiegabili, eseguiti con inaudita ferocia, traccia un filo invisibile e conduce tutti a Primal Spirit, famosa Talent Factory fondata da un’enigmatica rockstar. Il velo di calma surreale che avvolge la scuola per giovani talenti presto viene squarciato da un destino inarrestabile. I ragazzi scoprono il terribile segreto che si cela dentro le mura di Primal Spirit e si ritrovano catapultati in una partita antica e drammatica. In bilico tra la vita e la morte, Angel, Fesh e Angus sono costretti a misurarsi con scelte ineludibili. L’ambizione distrugge un’amicizia e la diversità fa nascere un amore impossibile. Una realtà crudele, animata da sensazioni forti, vere che si consumano sotto l’occhio attento di un passato eterno.


Mi ci sono tuffata piena di aspettative e confesso che sulle prime, benché scorra che è una meraviglia, mi sono sentita quasi tradita. Mi sono detta: oh no… stai a vedere che è un urban come mille altri…
Invece poi ingrana e mostra il suo potenziale, saltando tra i suoi molti personaggi. E sono davvero tanti, tanti nomi… poi non mi si venga a dire che sono troppi quelli del mio libro quasi fossi l’unica a usarne tanti! 
Ad ogni modo i fondamentali si ricordano e gli altri si riconoscono di volta in volta per quello che dicono, fanno o ricordano. No, non c’è un dizionario dei nomi, quindi bisogna affidarsi alla memoria xD

Viene dedicato molto spazio inizialmente all'introduzione dei personaggi di Fesh e Angus, partendo da loro e dalla loro vita, dalle loro ambizioni e i loro sogni. Sono questi, fatti di musica e parole, che li avvicineranno a Primal Spirit.
Gli altri personaggi restano invece molto più misteriosi e se ne assaporano dettagli e sfaccettature poco a poco. Per alcuni, invece, non c’è abbastanza spazio e rimangono nomi e poco più.

Dato che questo si annuncia come inizio di una nuova saga, si può pensare che ci sarà tempo per conoscere tutti quanti e, magari, il loro ancestrale passato.
Ho apprezzato che questo libro abbia un inizio e una fine. Certo, pretesti per continuare ce ne sono, ma il libro ha una sua precisa conclusione.
Da una certa parte ho paura che proseguendo possa scadere nel ripetitivo e nel banale, ma la capacità di raccontare dell’autore/autrice (ancora non ho capito) potrebbe sopperire a questo e regalare comunque un bel libro.

Nel complesso ho ragionato molto su quanto mi sia o meno piaciuto e alla fine mi sono detta che le cinque stelline non gliele darò. Considerando la mole di pagine di Unika, col numero di personaggi presenti qui avrei preferito qualche pagina in più e maggior spazio per conoscere i personaggi di questa saga così articolata nello sfondo di trama.

Si ha modo di percepire l’insicurezza di Fesh e il suo bisogno di un appiglio nel mondo; la determinazione e il modo in cui Angus vede il mondo che lo circonda… eppure di tutti gli altri si capisce poco. Non parlo degli altri talenti del Primal, di cui è comprensibile ancora sapere poco, però tramite Angel avrei avuto piacere scoprire qualcosa di più su tutti gli Spiriti.
Per ciò che accade e come accade, viene naturale non riservare alcuna fiducia nello Scorpione, eppure nessuno, neanche Angel, dubita di lei. A me sarebbe venuto da pensarla alleata degli Hunters, ad esempio. ..
E a proposito degli Hunters… è vero, verso la fine si aggiungono i loro punti di vista, ma è una cosa improvvisa quanto fugace e inaspettata.

Viene da pensare che questo sia solo un piccolo assaggio, un assaggio che un po’ di amaro in bocca lo lascia e per questo non posso dirmi completamente rapita da questo libro, benché abbia letto più della metà in una serata, tutto d’un soffio.

Ribadisco che E. J. Allibis si fa leggere sempre volentieri ed è un gran bel pregio. Adesso aspetterò il seguito. Questo è del 2012 se ricordo bene e in libreria non ho ancora visto il due… uhm… mica ci abbandonerai così, vero?

Nessun commento:

Posta un commento