martedì 21 giugno 2016

Dragon Age - Il Trono Usurpato

Prendendo in mano questo libro mi sono chiesta come in libreria possa avere altri libri tratti da videogiochi. Diciamo che, come per i film, alla fine non mi convinco mai troppo facilmente a comprarli, poi la risposta è arrivata: l’ha comprato il mio ragazzo! Oh… ma che strano… ovviamente non lo ha mai letto.

Conosco Dragon Age, abbiamo tutti i capitoli benché il primo sia stato finito dopo secoli… non colpa della storia, ma del fatto che il mio ometto s’è distratto con mille altri giochi e poi siamo stati un sacco senza neanche accendere la play. Pensate che stiamo facendo l’Awakening adesso…
Ho finito il gioco che manco mi ricordavo come era iniziata tutta la faccenda… ho una pessima memoria. Poi di norma non gioco io, io guardo. Sì lo so, sembra assurdo, ma a me i giochi piace guardarli più che giocarli… quindi apprezzo giochi che hanno una trama che mi piace, preferibilmente non horror (sono una fifona XD)

Venendo dalla lettura del libro di WoW dedicato ad Arthas, non mi aspettavo molto da questo. Lo so che non ho parlato male di quel libro, ma nemmeno mi era rimasto particolarmente impresso. Diciamo che in quel caso ha contribuito l’amore per il personaggio, ma qui? Cosa dovevo aspettarmi? E poi è bastato un nome a incuriosirmi e a spingermi a leggere il libro con più entusiasmo: Loghain.


Devo dire che mi trovo a gradire molto questo David Gaider che, nella mia ignoranza, non sapevo fosse lo sceneggiatore del gioco. Insomma… quando gioco non vado a leggermi chi ha fatto cosa, già tanto se mi ricordo la casa produttrice. Questo mi ha spinto a leggere poi il secondo libro della serie dedicata a Dragon Age con un certo entusiasmo, ma andiamo per ordine XD stiamo parlando del primo.

Il Ferelden è sotto il comando degli orlesiani (oh, gli oVlesiani, così chic) e Maric è il figlio della regina ribelle, legittimo erede al trono (usurpato appunto). I ribelli si muovono per le terre sfuggendo al nemico, cercando nuovi alleati tra i Bann, ed è così che la madre di Maric viene uccisa. Lui riesce a sfuggire per miracolo e a salvarlo sarà l’incontro con il cupo e freddo Loghain che decide di accoglierlo al campo. Ovviamente non sa che mina vagante abbia accolto, ma quando il ragazzo si riprende e cerca di andarsene viene trattenuto per via delle sue condizioni.
Ma ovviamente non è facile nascondersi quando legioni di uomini ti cercano e Loghain viene a sapere l’identità del ragazzo, ci arriva per puro caso mentre fa un giro nei dintorni alla ricerca di compagni mandati in esplorazione.
Quando un viandante gli comunica che il corpo della regina ribelle sta facendo bella mostra a Denerim e tutti festeggiano, a Loghain non sfugge il collegamento con le circostanze in cui ha trovato il giovane biondo.
Neanche il tempo di venire a scoprire chi è Maric che il nemico gli è addosso e Loghain riceve l’incarico dal padre di proteggerlo e portarlo in salvo.

Non sto a spiegare troppi dettagli, altrimenti non ci sarebbe gusto nel leggerlo, no? I due si allontanano e in questa parte del libro viene naturale odiare Maric, almeno per me. Del re non ha nulla, è solo un principe viziato, un ragazzo che del mondo sa veramente poco, mentre Loghain è abituato a una vita molto meno agiata. Abile e sicuro di sé, portato in salvo il principe, fa per tornare sui suoi passi, ma alla fine desiste dal suo intento e rimane con Maric. I due non si separeranno più.

Nel gioco, almeno a me, Loghain stava abbastanza sulle scatole… cioè… tra l’indifferente e il “ma muori e sparisci”. In realtà alla fine, perchè noi siamo buoni, una possibilità gliel’avrei anche data, ma se dovevo scegliere… come dire, avevo compagni migliori.
Nel libro, invece, Loghain mi è piaciuto molto più di Maric, senz’altro più delle due donne che si trovano a stare insieme ai due, prima fra tutte Rowan. Rowan non mi dice proprio nulla… capisco il suo compito, comprendo i suoi pensieri magari e ci sta nel suo ruolo, ma non mi ci sono affezionata.

*** SPOILER ***

Non sono stata una fan della coppia Maric+Katriel… per carità: l’elfa mi stava apertamente sulle scatole per non usare appellativi poco carini. La coppia Loghain+Rowan, invece, mi sembrava perfetta, peccato che fosse prevedibile che i doveri di promessa a Maric avrebbero prevalso. Poi alla fine muore in maniera quasi silenziosa… povera ragazza, alla fine dalla vita di gioie ne ha avute veramente poche. Se non altro ha avuto un uomo che l’amava davvero, anche lui costretto poi ad avere un erede con una donna che non avrebbe mai potuto sostituire il suo vero amore.
Diciamo che è un classico d’epoca… se mi spiace per qualcuno è per loro due, per Loghain anzi, perchè alla fine Rowan Maric lo amava davvero e forse Loghain era stato solo un ripiego…

*** FINE SPOILER ***

Personalmente ho trovato che questo libro abbia il pregio della scorrevolezza. Se poi si conosce il gioco, è come vederne una parte non narrata.
Ho trovato che le descrizioni lasciassero ben immaginare ambienti, personaggi e azione. Potrebbe essere una cosa soggettiva come sempre, ad alcuni questo libro non è piaciuto… e mi pare sacrosanto.
A me è piaciuto e ho iniziato il secondo quasi di getto. Poi per caso ho trovato il terzo in libreria proprio ieri, ma non credo che lo leggerò subito dopo il secondo. I due libri sono comunque leggibili separatamente.
Alcuni personaggi sono in comune ovviamente, sono sequenziali in termini di tempo, quindi, dato che sono passati, mi pare, quattordici anni tra un libro e l’altro, è ovvio ritrovare personaggi del primo nel secondo.

In generale lo consiglio a chi ama il fantasy, in particolar modo i videogiochi. Non perchè sembri un videogioco, ma perchè alcuni meccanismi quali la magia, riusciranno di facile immaginazione a chi ha in mente le meccaniche usate di solito nei giochi. Diciamo che io venendo dal gioco, ho immaginato tutto esattamente come fosse stato uno schermo davanti a cui giocare (devo dire che il secondo in questo è ancora più marcato, ma dipende anche dalla circostanza).

Ora finirò anche il secondo e poi vediamo cosa la libreria mi riserverà x3

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