lunedì 20 giugno 2016

Post notturno da cellulare. .. di solito se scrivo da cellulare è perché ne sento proprio il bisogno. 
Oggi l'ansia mi ha presa alle 16 e non mi ha mollata se non verso le 21, dopo un bel giro in macchina senza pensare a nulla. 
I medicinali che sto prendendo adesso non mi aiutano affatto con l'ansia… dovrò farlo presente alla psichiatra e cercare altro che non mi dia noia, ma che serva a qualcosa.

Sono abbattuta, lo ammetto. Non mi aiuta avere intorno gente che mi chiede di scrivere altro anziché fantasy o presunti amici che sperano di vincere il libro… e me lo dici così? Se lo vuoi puoi comprarlo! Pensi che a me lo regalino?
E difatti non ho soldi per acquistare più di qualche copia del secondo. .. la gente crede che io scriva per far soldi. Ah ah ah… ma in che mondo vivete?

I soldi sono un pensiero costante e un problema. La salute non aiuta. Non so… abbiamo mille idee, ma io non riesco più a vedere una luce in fondo al tunnel. Anche in questi giorni che sto creando qualcosa per il live, non riesco a essere soddisfatta per più di un istante prima di deprimermi di nuovo.

Ho bisogno di qualcosa che mi tiri su. È orrendo dipendere da delle medicine, ma di questo passo mi arenerò di nuovo e quanto tempo passerà stavolta prima che riesca a uscirne?

Ci sono quei momenti, di nuovo più frequenti, in cui vorrei non svegliarmi più. So che è brurto dirlo e anche solo pensarlo, ma è così. Ed è per questo che mi rendo conto che ho bisogno di qualche farmaco che cancelli questi pensieri prima che diventino routine.

Non so più neanche cosa chiedere al domani, cosa aspettarmi, cosa sperare… forse è la speranza a rendere tutto più difficile. Dovrei smettere di sperare… dovrei smettere di sognare. So già che non posso riuscirci, ammesso che non decida di smettere di essere ciò che sono. E allora tanto varrebbe smettere di esistere.

Mi mancano le forze. Non riesco ad alimentare neanche la volontà. .. ho finito pure quella. Mi sto fermando… e non va bene! Devo cercare di andare avanti, senza guardarmi intorno, senza ascoltare, senza rimuginare… più facile a dirsi che a farsi…

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