martedì 21 giugno 2016

I Draghi di Deltora

Quarta raccolta della saga di Deltora, a quel che ho capito l’ultima, racchiude i quattro libri in cui Lief, Jasmine e Barda attraverseranno di nuovo le terre di Deltora alla ricerca dei misteriosi ultimi esemplari dei Draghi delle sette gemme, gli unici che posso aiutare il giovane re a sigillare la nuova arma del nemico, le Quattro Sorelle.


Perché penso sia l’ultimo? Perché nelle ultime pagine l’autrice scrive quelle classiche poche righe che ti dicono vagamente come proseguirà la storia dei protagonisti da lì a un poi molto lontano. Che la saga di Deltora finisca non è detto. Potrebbe continuare con altri protagonisti… anche perchè pare logico che un re debba stare sul trono e non in giro per il mondo, quindi il posto di Lief, dopo mille avventure, è a Del.
Inoltre ormai gli eroi avevano raggiunto un’età, dei doveri e dei desideri che non si potevano più sposare con l’età dell’ipotetico lettore, entrando, ormai, in un’età che, per l’epoca, è quella di un adulto.

In realtà ero propensa a dare due stelle a questa raccolta perchè, a lungo andare, era davvero ripetitiva. Nuovo nemico, nuovo modo per sconfiggerlo, nuova ricerca. Certo, ovviamente è un classico, un po’ come nelle serie animate, tanto per citare un esempio eclatante: Dragon Ball.
Qui però ormai era tutto troppo prevedibile, ma l’ultimo libro ha risollevato il tiro portandolo al pari degli altri. In fondo la ricerca era finita, le somme tirate e mancava solo l’ultima Sorella da sconfiggere.

Purtroppo alcuni punti sono stati davvero sbrigativi, così tanto da renderli privi di valore e contribuire al solito ritmo, al solito meccanismo di risoluzione. Capisco che si tratti comunque di una lettura per un pubblico giovane, ma a volte non c’è stato neanche il tempo di assaporare la potenza di questi ultimi Draghi, soffermandosi piuttosto su altre situazioni più “normali”.

Dopo tutti questi libri, io continuo a dire che Jasmine è insopportabile. Come faccia Lief io proprio non lo so…

Il colpo di scena alla io: “pensavi di aver capito tutto eh? Sbagliato!” è stato carino, anche se viene risolto in tempi davvero brevi, ma con il classico finale epico che te lo immagini visivamente, proprio da vittoria dei buoni.

Abbiamo un numero di personaggi piuttosto alto, molti ripescati dalle precedenti avventure, alcuni dei quali manco mi ricordavo chi fossero.
Ci sono stati punti che mi sono piaciuti di più e altri più piatti, tanto che è stata una lettura piuttosto lunga rispetto a quello che avevo previsto, ma se alcune sere mi sono letta un sacco di capitoli uno dietro l’altro, in alcuni punti dopo un capitolo avevo voglia solo di chiudere.

Resta comunque una serie per bambini/ragazzi carina e che sicuramente può essere l’introduzione per il mondo del fantasy. Magari crescendo alleverete piccoli lettori che proseguiranno poi da soli verso gli scaffali da “grandi” anche se, ahimè, ultimamente la sezione del fantasy non è quasi mai molto fornita. Per lo più piena di ristampe di classici e di varie versioni delle saghe più famose, ormai o hai la tua libreria di fiducia specializzata, o il web è l’unico modo per trovare qualcosa di nuovo…

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