Eravamo andati a fare un giro al Toys Center così, tanto per vedere cosa c’era, perchè noi siamo ancora dei bambini ed avere amici con figli piccoli ci sembra una buona giustificazione per intensificare i giri nei reparti per l’infanzia XD
Passando tra i libri, uggiolando con occhioni lucidi davanti ai libri illustrati e ai classici, troviamo Hania. In realtà non c’era solo questo, che è il prequel, ma era già uscito anche il primo libro della trilogia. Ero restia a spendere soldi per dei libri contando quanti ne ho da leggere e che spesso mi rinfacciano queste spese, così avevo deciso di ignorarli anche se la De Mari è stata una piacevolissima scoperta leggendo Io mi chiamo Yorsh.
Mi volto e tiro dritto. Poco dopo mi affianca il mio compagno tutto gongolante con non solo il prequel in mano, ma anche il libro!
Trama:
Prequel di Hania, la trilogia di libri fantasy per ragazzi, Il Regno delle tigri bianche ci riporta a 20 anni prima delle vicende de Il Cavaliere della Luce.
Il regno delle Sette Cime è piccolo, ma dispone di due ricchezze particolari: le tigri bianche e le querce nere. È circondato da nemici brutali, ma il buono e valoroso re Harin lo ha sempre difeso con intelligenza e coraggio.
L’unico pericolo per il regno sembra essere la mancanza di eredi, finché non nasce la piccola Haxen. Quando la principessa raggiunge i sette anni, Dartred, figlio del fabbro di corte, diviene il suo scudiero e l’aiuta ad allenarsi con la spada.
La vita nel regno sembra calma e piena di luce, ma qualcosa di terribile si sta preparando… Improvvisamente l’amatissimo re Harin resta ucciso in uno strano incidente di caccia.
Il regno, come Haxen, resta orfano. Si tratta di un disegno dell’Oscuro Signore? O sono solo superstizioni?
La trama spiega l’intero contenuto di questo breve libretto che si legge in un soffio. Lo stile di questa autrice mi ha colpito da subito, molto semplice e diretto, schietto. Forse in alcuni punti certe frasi sono molto lunghe e tanto virgolate, ma notavo che non è avvezza all'uso del punto e virgola. Nonostante il mio dubbio, ritengo che comunque forse sia una scelta ponderata per dare una determinata cadenza, come di qualcuno che aggiunge particolari via via che gli vengono in mente.
Viene descritto il regno nel suo complesso, la situazione politica, la sua storia e le sue peculiarità. La storia viene vista dal punto di Dartred e si conoscono personaggi che paiono destinati ad avere un certo rilievo nel tempo. Hania compare in questo libro? Ni. Il nome Hania sì, una volta, ed è una bambola, ma per il resto questo prequel è uno sguardo ampio a un mondo vasto antecedente alla situazione della trilogia.
Ritengo che sia una spesa utile da fare, conveniente e decisamente valida, sia perchè è comunque una piacevole lettura, sia perchè è un valido supporto di conoscenza per la lettura del primo romanzo della saga che parte con un’Haxen molto più grande e non viene nuovamente spiegato il mondo o il contesto del regno. Penso che sia stato voluto e pensato, dando un senso al prequel pubblicato come apripista per il romanzo, evitando ripetizioni che avrebbero solo allungato il primo volume della trilogia.
In definitiva questo piccolo libro letto in un attimo è stato molto piacevole e mi ha lanciata subito verso il primo volume della saga che sto trovando interessante, particolare e credo che a breve lo finirò! Se non avete mai letto nulla della De Mari e volete sperimentare il suo stile narrativo, questa potrebbe essere l’occasione perfetta: se non vi piacerà, avrete speso solo due euro!
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