martedì 27 dicembre 2016

Questo non è un romanzo fantasy! di Roberto Gerilli

Era la sera del 22 dicembre e il mio caro quasi-consorte è andato alla cena aziendale verso le 19. Contando che lo attendevano almeno due ore di macchina tra andata e ritorno, che a 'ste cene sai quando arrivi e non sai quando torni... al pc non avevo nulla da fare, non avevo ispirazione e non sono tipo da televisione, mi son detta: mi leggo un libro. E l'ho letto. Il 23 nel primo pomeriggio lo avevo già finito.


Il libro viene dal BUK di Modena dell'anno scorso, se ricordo bene, acquistato dalla buon'anima di Luca che, come al solito, neanche lo ha aperto. Mi aveva incuriosita, ma ho una lista di letture enorme e alla fine si era perso nelle varie pile accatastate in giro fino all'altra sera. Mi dava l'idea di essere una lettura leggera e divertente e questo è stato. Premessa: sono una cosplayer, sono una fangirl, amo il fantasy, sono una scrittrice poveraccia e conosco molto bene Lucca Comics & Games da anni. Detto questo, la trama:
Filippo Mengarelli ha un’ultima speranza: il Lucca Comics & Games. Il suo esordio letterario, Le cronache di Falcograd, è stato stroncato da pubblico e critica, e il resto della trilogia rischia di non essere mai pubblicato. Durante la manifestazione, il ragazzo vuole trovare qualcuno disposto a credere nella sua opera. E qualcuno c’è: quattro cosplayer ispirati ai protagonisti del romanzo, ragazzi molto immedesimati al punto da far nascere qualche sospetto sulla loro identità.
Aiutato dalla sua amica Alessandra, illustratrice e fangirl, Filippo dovrà scoprire la verità sui quattro e trovare il modo di assicurare a tutti il lieto fine.
Tra citazioni e riferimenti nerd, “Questo non è un romanzo fantasy” evidenzia con ironia i pregi e i difetti del Fantasy visto attraverso gli occhi di chi lo scrive, ma soprattutto di chi lo legge.
Le ultime due righe qui sopra sono molto vere. Da appassionata del genere, ci sono tutti quei riferimenti che ti fanno sorridere, tante verità presentate sotto una luce ironica che però non ne sminuisce la realtà. Dalle case editrici un po' così, alla folla variopinta e allucinante del Lucca Comics, fino a tutte quelle cose scontate che si trovano nei fantasy. Io li riconosco in pieno sia da lettrice che da scrittrice!

I personaggi son da sbellicarsi, un quartetto classico: guerriero, bardo, mago e arciere, con tanto di schede personaggio in stile D&D (anche se i parametri sono un po' strani) e nel loro essere stereotipati, fan sbellicare. Il protagonista me lo sento vicino, anche se poi per tante altre cose mi rivedo in Alessandra: tra cosplayer e fangirl ci si capisce.
Ammetto anche che, da brava scema, son andata pure a fare le ricerche su Google dei vari nomi citati fin dall'inizio, perchè l'autore ti parla come se lo facesse sul serio e quindi l'idea di andare a cercarti i nomi ti viene. E quando trovi Le Cronache di Falcograd su Goodreads muori.
Solo dopo ho visto la pagina dedicata sul sito dell'autore. E' bellissimo! E pensare che per la copertina lo avrei pure comprato ahahah!

Penso che nella storia di Filippo, quella relegata al suo destino di scrittore, ci si possano riconoscere in tanti autori e anche qualche lettore, di quelli crudeli, potrà magari sentire una punta di pentimento nel proprio duro cuore. Non sono una di quelle che ama denigrare il lavoro altrui, cerco sempre qualcosa di buono in un libro o, perlomeno, cerco di evitare di spalare emme sul povero autore che non è riuscito a conquistarmi. Dovrebbero farlo un po' tutti, che a far del mal a chi si è esposto gettandosi in pasto al pubblico, non si guadagna nulla.

Infine, una nota di merito alla censura fiorellino che ha reso i dialoghi stupendi. Fiorellino! Pensavo di morire a un certo punto. Ridacchiavo come una scema arrotolata nel piumone, cercando una posizione comoda per leggere ma che esponesse al freddo la minor superficie possibile.

Adesso mi dedico a un altro libro italiano che mi arrivò un giorno, misteriosamente, da Amazon. Non so chi me lo abbia spedito, ma è arrivato il momento di leggerlo e scoprire cosa mi aspetta!

giovedì 22 dicembre 2016

Il Cavaliere di Eron - Le Origini di Laura Santella

Quasi un mese per finire un libro... in questo periodo son davvero fusa. La sera mi faccio un cruciverba e crollo, ma alla fine ce l'ho fatta e stamattina ho finito l'ultimo libro di questa trilogia. Come avevo scritto alla fine del secondo, ero rimasta un po' perplessa dalla trama che avrei potuto trovare in questo terzo e, difatti, mi ha convinto meno dei precedenti. Un po' perchè molte cose si sapevano già dai libri precedenti, un po' perchè la spiegazione generale non mi ha convinta, mi ha presa meno dei primi due, ma non è questa la motivazione della lentezza nel leggerlo, meglio specificarlo: quello dipende solo da me e dallo stress.


Trama:
Un viaggio in un passato non passato che potrebbe sconvolgere il futuro. Nuove battaglie e vecchi nemici che renderanno questa conclusione una sorta di imprevedibile inizio.
Conosceremo meglio la storia dei due fratelli Nannit e molte sfumature quasi impercettibili si riveleranno per quello che sono: passi fondamentali nella storia del tempo.
Passato, presente e futuro si intrecceranno in maniera quasi inestricabile e molti nodi verranno al pettine.
Jade affronterà nuovamente l’odiato Krempsee, ma stavolta non avrà i suoi soliti alleati a supportarla. Riuscirà comunque a sconfiggere il suo avversario o sarà il demone a governare sul futuro?
Questa è la resa dei conti che l’universo intero stava aspettando…
Le origini di Crimson e Krempsee sono una parte tranquilla, qualcosa che, dopotutto, mi aspettavo di trovare. Forse avrei preferito capire qualcosa di più del demone che dona a Krempsee i poteri con cui lo abbiamo conosciuto, ma sembra del tutto astratto, come un'entità che rappresenta semplicemente qualcosa di malvagio e non meglio definito. Dal momento in cui arriva Jade, la storia si descrive ripercorrendo quella che abbiamo conosciuto come la leggenda del Cavaliere di Eron, ma rispetto ai primi due libri, le vicende stavolta non mi hanno preso molto.
Avrei voluto sapere qualcosa di più sui Flejas prima che venissero corrotti, in realtà credevo proprio che ci sarebbe stato modo di vederli prima del contagio. Vedere Emerald nel suo splendore, capire cosa e come fossero queste creature prima dell'influenza di Krempsee, ma purtroppo la parte viene descritta in breve spazio, dicendo solo che la magia di Krempsee li corrompe e li attira facendone suoi burattini fino a che non interviene Crimson come sappiamo.

Su Crimson purtroppo non posso spendere molte belle parole. Avrà avuto pure i suoi motivi, ma lo trovo un personaggio poco sopportabile e il suo continuo nascondere e mentire dopo poco mi ha stancata e, alla resa dei conti, quando la verità viene dipanata, la spiegazione non mi ha convinta e non mi giustificava il suo atteggiamento. Diciamo che mi son dovuta concentrare molto per seguire il filo logico tra cambi di dimensioni e di tempi che stanno dietro a tutta la leggenda del cavaliere di Eron, alla venuta di Jade, perchè lei e perchè Crimson abbia voluto agire così.
Soprattutto: se Crimson sapeva di quel PLOF, perchè ignorarlo? Perché non distruggerlo subito? Ci voleva Inot per avere l'illuminazione? A me sembrava quasi scontato e non ho capito perchè lasciar correre quel dettaglio sapendo che in 400 anni sarebbe divenuto nuovamente un grosso problema!

La parte finale di Eron proprio non mi ha presa, vuoi perchè Crimson aveva esaurito la mia pazienza, vuoi perchè Inot era stata una presenza solo nominativa fino a quel momento... però diciamo che ero partita pensando già che sarebbe stato un libro in qualche modo diverso dai primi due, quindi alla fine avevo solo ragione, per cui non sono rimasta delusa da quello che ho trovato. Semplicemente ho preferito gli altri a questo.

Molto carini i disegni in stile manga che chiudono il volume come una sorta di galleria fotografica che lascia alcuni scatti a concludere una storia che viene lasciata all'immaginazione, con solo queste poche immagini come titoli di coda.
Si evince che potrebbe esserci, un giorno, altro materiale su Eron, qualche altro romanzo, o raccolta, o spin off che vada a colmare altre curiosità di questo mondo, quindi possiamo rimanere in attesa e chissà...

Adesso mi leggo un romanzo che ha scelto il mio compagno al BUK dell'anno scorso, mi pare, dallo stand Plesio. Non sembra molto corposo, ma mi ha incuriosito, quindi vediamo un po' se magari aggiungo un libro alla lista delle letture 2016 finendolo prima del 31!

mercoledì 21 dicembre 2016

Le mie piccole droghe: Howrse

Ci sono dei giochi che ti prendono del tempo e che, magari, non sono neanche chissà quale miracolo di grafica o innovazione. Non gioco con una console da un bel pezzo... L'ultima volta che mi son fatta un gioco da sola alla Play è stato con la 2. Sacred 2... e appena incrociavo per sbaglio un mostrone durante la mia attività preferita (esplorare ogni buco di mappa), scappavo come una scema e aspettavo il mio ragazzo per affrontarlo XD coraggiosa eh? Ho anche un mio DS e lo usavo soprattutto per Il Professor Layton... che poi mi ha tradita col 3DS che io non apprezzo per nulla e in cui non ho voglia di investire soldi nemmeno per giocarmi i titoli di Layton.

Al pc ammetto di essermi fatta anche io il periodo in cui seguivo mille giochini su Facebook, specie l'odiato Farmville. Ora tutti quei giochi sono per lo più divenuti app per telefono. Su cellulare sono molto poco fedele, anche se ho qualche gioco a cui sono particolarmente affezionata ma, come in questo periodo, il cellulare magari mi abbandona e quindi rimane il sempiterno pc.

Io adoro i cavalli e c'è stato un giorno in cui mi ero impuntata che volevo un gioco di cavalli, qualcosa dalla grafica piacevole, non demenziale e che potesse concedermi uno svago non troppo vincolante. E così trovai Howrse. In questo gioco online allevi cavalli di un sacco di razze diverse (in questi anni ne ho viste anche aggiungere di nuove), li alleni, partecipi a competizioni, li fai riprodurre, puoi venderli, acquistarli, gestire il tuo centro ippico e ci sono continuamente nuovi eventi di cui arrivare al premio finale è tipo un miracolo, ma anche partecipare porta i suoi frutti.


La cosa bella è che esiste la versione completamente in italiano e la community è ugualmente molto attiva e vivace e se si vuole chiacchierare e conoscere gente, il forum è sempre molto popolato. In questo però io sono ormai negata, quindi per lo più gioco da sola facendo il mio, curando i miei cavallini. Ne ho davvero tanti, quindi mi sono costretta a delle autoregole per non bruciarci giornate intere.

I cavalli son molto carini e ci sono le "skin" personalizzate, acquisibili con oggetti in gioco, che son meravigliose. Ogni mese non vedo l'ora di votare quelle che vengono proposte dagli utenti, ci sono dei disegnatori davvero bravissimi! Purtroppo non è così facile avere delle mele dorate o dei raggi di elio per cambiare sfondo e skin al cavallo, quindi per ora ne ho solo un paio, rigorosamente immortali, perchè l'idea di perdere un cavallo su cui ho investito per dargli un aspetto figo mi roderebbe un po' tanto. Ovvio, i cavalli muoiono, di solito dai 30 anni in poi, ammesso uno non li tenga male... allora magari muoiono anche prima.

Se non giocate i cavalli non invecchiano, la loro salute non cala, resta tutto così com'è. Questa è già un'ottima cosa che aiuta a non rendere il gioco vincolante. Mi sono fatta periodi in cui non entravo anche per settimane, troppo presa a fare altro, ma i miei cavallini son tutti lì. Certo, per gestire alcune cose al meglio e comprendere le meccaniche uno dovrebbe seguire molto di più bacheche del forum e strategie di gioco; ci sono funzioni che non ho nemmeno mai provato. Tipo non ho mai castrato un cavallo... non so cosa comporti, ma prima o poi lo farò, tanto ho degli stalloni con delle statistiche che non sono nulla di che.

Ci sono giocatori che riescono a ottenere molti premi e molti cavalli divini (ormai ci sono tantissimi cavalli speciali dati dagli eventi). Io puntualmente non riesco a ottenere un tubo, però riconosco anche che non mi impegno quanto loro. Ci sono veramente giocatori che fanno calcoli assurdi di probabilità, tempistiche e quant'altro... quasi li stimo...
Adesso sto cercando di addobbare gli alberi, anche se ho scelto una strategia sbagliata... ma io volevo cavalli della razza nuova e così me ne son presi un sacco che, però, richiedono le stesse decorazioni (praticamente ogni albero che finisci di addobbare ti dà un premio specifico, quindi te lo sceglie e vedi anche che addobbi servono... sì, lo so, son scema a 'sto punto). Finisce che, ovviamente, non riesci a completarli tutti e così alla selva divina dove c'è il cavallo speciale non ci arriverò mai e dato che l'evento finisce a gennaio, non riuscirò ad avere il cavallo speciale nemmeno stavolta. Sono un genio delle strategie, io.

E niente, questa è una delle mie piccole droghe. Adorando i cavalli, era facile mi ci drogassi. In realtà sto anche cercando qualche romanzo con i cavalli che mi ispiri... è pieno di cani e gatti in giro, ma sui cavalli non ho trovato nulla. Si accettano consigli.
Ovviamente anche su Howrse, come in molti posti, sono SylverTrinity, quindi se ci giocate adesso sapete che ci sono anche io. Yeah!

mercoledì 14 dicembre 2016

Un po' di musica con due chiacchiere #5


E non si dorme. Ok, l'idea era quella di rimanere svegli quando ho preso il caffè dopo cena, ma mi serviva cognizione per tagliare la stoffa e avevo una cascaggine assurda. Cosa che è durata fino a mezzanotte, quando mi son messa a letto ho provato a leggere, ma nulla... e poi alle due occhi a palla. Evvabbeh... riprendo l'idea originale del "se mi passa il sonno, magari scrivo un po'". Ok, non sul blog, ma tra poco provvedo anche a dedicarmi alla scrittura seria. Nel frattempo, sgranchimento falangi sul blog. Grande amore per questa canzone che, quando scoperta (tramite un amv su Vincent di FFVII) è stata in loop continuo per un sacco di tempo. Come sempre. Ah, le fissazioni musicali che le ascolti finché non le odi... però se una cosa ti piace, ti piacerà sempre. Questo ne è un esempio.


We meet in dreams... una di quelle cose che vorresti aver tempo di dire a quelle persone che stai per perdere e nemmeno lo sai. Tra l'altro tra qualche giorno ricorre l'anniversario della morte di mio padre... ormai son diciotto anni e ancora ricordo quel giorno. Ma non vorrei rivedere solo lui nei miei sogni... Ci sono altre persone che vorrei rincontrare, ma non son capace di pilotare i sogni, pertanto mi accontento di quello che viene. Mi capita spesso di sognare i morti, mi è capitato anche di fare dei sogni piuttosto reali dove parlavo con loro, dove mi davano o dicevano qualcosa di importante. Adesso è da un po' che non capita... l'ultima volta ho visto mio nonno.


Insomma XD addio pensieri seri... Non so che anime sia, non l'ho mai visto, ma ho la sigla e ce l'ho spesso anche nella chiavetta in macchina. La trovo orecchiabile e carina. A tal proposito, oggi ho sentito la sigla italiana di Sailor Moon Crystal e... no, mi spiace. A me proprio non piace! Ah, i bei tempi delle sigle di Sailor Moon cantate da Cristina D'Avena! Erano tutt'altra cosa. Capisco che abbiano voluto adattare quella originale, ma proprio no... Invece non mi dispiace la voce di Usagi. Confesso che ormai me ne son vista buona parte sottotitolata e non avrò certo la pazienza come un tempo di seguire gli episodi su Rai Gulp...


XD abbiamo chiamato Cristina? Questo è l'anime del calcio per le donzelle! Chi non lo ha pensato? Per i maschietti c'era Holly e Benji, per le femminucce quest'ammasso di figaccioni! Ah ah ah. Ammetto che boh, forse avrò visto qualche puntata per sbaglio, mentre Holly e Benji l'ho seguito eccome! Mark forever! Anche se poi ricordo che mi piaceva Julian pure... gusti particolari, magari l'animo della crocerossina. Certo però tutt'altra cosa qua... cioè... c'era un numero di bei ragazzi enorme... non sapevi dove buttare l'occhio, facevi un mazzolino e li raccoglievi tutti! Ndo cojo, cojo. Poi non so, magari piaceva anche ai ragazzi, ma al pubblico femminile soprattutto!


Serata karaoke italiano. Più che Max Pezzali mi piacciono molto diverse canzoni degli 883. Nel cuore sempre la colonna sonora de Il Pianeta del Tesoro, questo povero cartone animato sconosciuto ai più e che invece è stato davvero piacevole e poi ha un personaggio femminile bellissimo! Ok... scrivere mentre mi cantano in italiano nelle cuffie non è la cosa più facile del mondo... O ascolto la canzone o scrivo, motivo per cui nelle mie playlist di scrittura non ci sono canzoni in italiano. Con l'inglese riesco a distrarmi, se non mi concentro non seguo il testo e la comprensione non è così immediata. Insomma: se mi parlano intorno in inglese riesco a scrivere, con l'italiano è assai più difficile.
Adesso farò un girettino su YouTube a vedere cosa dicono i canali che seguo e poi magari scrivo qualcosina. Se non altro sto comunque andando avanti, paginina dopo paginina, cercando di tenere a bada i miei personaggi nella speranza che non si dilunghino ulteriormente eheh!

martedì 13 dicembre 2016

Cercando di organizzare un matrimonio non tradizionale - parte seconda

Il primo passo è stato fatto: location scelta.
Un bel castello, ovviamente, perchè anche il castello era una di quelle cose su cui eravamo molto fermi, quasi irremovibili e quando abbiamo visitato il Castello di Scipione (che sta sopra Salsomaggiore) abbiamo deciso che doveva essere quello. Dopo un secondo sopralluogo fatto con il nostro amico che ci fa da wedding planner e la possibile allestitrice, abbiamo deciso che sarà quello. Adesso mancano le scartoffie e le cose fiscali, la parte che è sempre meno divertente ed entusiasmante...

Intanto la bacheca di Pinterest che mi sono fatta per le idee sta diventando enorme, ma scorrendola sono molto soddisfatta del tempo che le dedico, perchè rende bene l'idea di cosa vorrei e che confronto con i nostri testimoni e chi ci darà un aiuto a renderlo reale. Nel frattempo, le stoffe si stanno accumulando e a breve inizierò a cucire il vestito alla mamma, poi probabilmente la giacca a mio fratello, così entrambe le cose verranno sistemate; per i relativi mantelli/mantelle/adesso vedo aspetto marzo per andare ad Armi e Bagagli e vedere un po' di pellicciotte e stoffe eventuali, che c'è sempre roba molto interessanti. Ad Usi e Costumi, invece, mi son presa pellicciotta per me e Luca, anche se poi non so se ne servirà altra. Ho scoperto un negozio interessante in Piazza Ghiaia a Parma... quelle cose che esistono da secoli ma tu non ci passi mai e cadi dal pero: La Duchessina. Taaaanto pelo! tantissimo! E chili di bottoni. Certo, non è che il rotolo di pelo al metro costi poco... ma adesso sappiamo che se c'è bisogno, abbiamo qualcosa praticamente sotto casa.

Continua la ricerca del pizzo blu o di organza ricamata. Dato che ho molto tempo, sono abbastanza decisa a trovare qualcosa che mi piace davvero e non voglio accontentarmi della prima cosa che trovo.

Per i vestiti per gli ospiti, invece, è successo l'impensabile: il noleggio dove pensavamo di prendere qualcosa... ha preso fuoco. Sul serio. Notizia a cui non volevo credere. I proprietari si sono rimboccati le maniche e, aiutati dai molti sostenitori, hanno recuperato il possibile e si stanno spostando in un'altra sede. Avranno tempo per riorganizzare il tutto e magari da qui a ottobre 2017 saranno più che efficienti, ma chissà quanti costumi sono andati irrimediabilmente persi...
Io metterò a disposizione tutti gli abiti che ho in casa e magari chiedo agli amici, ma quello che spero è che gli invitati si occupino da soli di venire in costume. Lo spazio per cambiarsi non sarà molto, ma comunque lo ricaveremo.

Abbiamo l'idea di creare una pagina web di supporto il cui link sarà nell'invito (e si spera che i meno tecnologici abbiano supporto da gente tecnologica) in cui scrivere cose più dettagliate, suggerire negozi e noleggi, avvisare delle scomodità, delle attività e dare modo a tutti di organizzarsi al meglio. La cosa che stavo pensando era quella di scrivere chiaro e tondo di non sentirsi in colpa se non si desidera partecipare per via del tema. Non si offende nessuno, mandiamo la bomboniera e amici come prima; non pretendo certo che qualcuno venga per annoiarsi e sbuffare tutto il giorno, no?
Anche le bomboniere sono under costruction, dobbiamo scegliere i confetti e giusto l'8 ne abbiamo assaggiati di buonissimi a un banco al mercatino di Natale... cioè, son piaciuti pure a me! E' tutto dire. Potrei rivalutare l'idea della confettata... che io volevo trasformare in biscottata... e poi siamo finiti a parlare di alcolizzata XD la cosa ci è sfuggita di mano, ma comunque c'è ancora tanto tempo... decideremo anche questo!

venerdì 2 dicembre 2016

E niente, questo è uno sfogo per il periodo del menga che sto passando... due settimane che non finiscono mai, uno stress dopo l'altro.
Prima non riuscivo a stare sveglia più di 6-8 ore al giorno. Dormivo sempre, non riuscivo a stare sveglia e avevo delle perdite ematiche. Pensando fosse il ciclo in anticipo ho lasciato perdere.
Son passate le perdite e il sonno, evidentemente non era ciclo e non stavo andando in letargo.
Poi passo al non riuscire a dormir più... o meglio: dormo, ma non mi riposo.
Addormentarsi è un'epopea e una volta che ci riesco, ho un sonno inutile che non mi fa riposare. Le gambe danno una noia insopportabile anche adesso che sono seduta, ma in piedi non riesco a stare perchè son troppo stanca.
Si chiama sindrome delle gambe mai stanche, ha mille possibili cause e nessuna vera e propria cura.
E sono tornate le perdite. Mi son detta: sarà il ciclo, il periodo è quello (anche se di solito si prende una settimana di riflessione prima di farsi vedere), ma ovviamente perdite troppo leggere e nessun dolore... un ciclo indolore io non l'ho mai avuto, quindi aspetto e spero.
Siccome non stavo già abbastanza uno schifo, da stanotte il braccio sinistro mi dà delle fitte allucinanti che arrivano a intorpidirmi la mano... che gioia eh?

Poi uno non ha il diritto di essere incazzato col mondo, stressato e scorbutico. Sinceramente poi mi incazzo io se una volta che uno fa notare una risposta data male si sente dire: non rompere, ho il mal di testa.
Bene, allora la prossima volta lo dico io non rompere, perchè io pagherei per avere solo un mal di testa. Io col mal di testa ci vivo praticamente, e ringrazio quando ho quello e non l'emicrania.
Pagherei per essere stanca come conseguenza di un qualche sforzo, non per l'aria che tira, perchè ti svegli che sei già stanca e col cervello talmente fuso che non ti ricordi nemmeno cosa hai scritto tu nel tuo libro!
Con tutta la frustrazione e la rabbia, la tristezza e l'esasperazione che sopporto, potrei farci una bomba atomica. Se uno si sforza di sorridere ed essere un minimo aperta al mondo, allora "vedi che non stai così tanto male?"
Ma vaffanculo! Col cuore proprio.

Dove la trovo altra pazienza, dove la trovo se ogni volta c'è sempre qualcosa che non va? Sono stanca fisicamente, mentalmente e vorrei davvero un interruttore per dire basta, pausa, io mi fermo qui. Voi andate avanti, io ho bisogno di fermarmi, non ce la faccio più.
Ma non ce l'ho... o non ho il coraggio di premerlo.
Domani è un altro giorno, altri mille impegni... la speranza di star meglio o star bene abbastanza da affrontarli e trovare la forza di sorridere, sopportare, stringere i denti e non mandare accidenti. E tanto qualcuno per questo penserà che mi lamento per niente, che dato che da fuori sembra che vada tutto bene, allora vada per forza tutto bene...
Ogni sera che butto giù le mie pasticche, lo faccio con la speranza che mi aiutino, che facciano il loro dovere e per aiutarle io ci provo, ci provo con tutta me stessa a fare qualcosa... ma quando passare l'aspirapolvere equivale a una maratona, sollevare un catino di panni ti uccide... beh, allora hai voglia di mandare a quel paese il mondo intero.
Ti senti inutile. Inutile.
Lo sei in fondo, specie se sei abituata a fare molto di più.
Non fai l'utile e non riesci a fare l'inutile.
Scrivere è un parto e ti senti distrutta quando non ricordi quello che tu stessa hai scritto, anche solo qualche giorno prima.
Sono distrutta, mortificata.
Non rispecchio le aspettative del mondo.
Non rispecchio le mie aspettative.
Forse sarò esigente e c'è sicuramente chi sta peggio, ma io non mi basto così.
Non mi sono mai bastata e adesso meno che mai.

Vorrei una soluzione in pillole, ma non c'è.
Sotto l'albero di Natale vorrei un po' di salute, di forza o se non altro di pazienza, perchè io ormai non ne ho più...