sabato 18 giugno 2016

Settimana prossima è Natale e non lo sento nemmeno un po’.
Ci ho provato a sentirlo, almeno fino a quando non mi han detto che ho due nuove lesioni, cervicale e al midollo. Questa malattia ha tutto il mio odio.

Adesso son tre punture a settimana con dosi più alte di interferone. Se non altro, rispetto all'inframuscolo, non fa male, brucia appena, e riesco a farle anche da sola perché non mi fa impressione, non c'è nessun scatto. La macchinetta fa tutto da sola molto dolcemente.

Il 2 gennaio avrò la visita di controllo per vedere come va, poi il 16 mi spediscono pure dalla psichiatra, perché gli attacchi d'ansia mi stanno rendendo ogni giornata un inferno. Come faccio a sentire il Natale? Non avevo fatto l'albero neanche l'anno scorso per problemi di spazio, ma avevamo messo delle decorazioni, delle luci… quest'anno voglia non ne ho.

Non ho voglia di far nulla, per dirla precisamente. Volevo fare un giveaway per il libro con scadenza a Natale, che poi è diventata la Befana, che forse sarà mai, perché non riesco a fare nulla. Mi manca la voglia. Ovvio, tutto ciò non fa che nuocere a me stessa, è un orrendo circolo vizioso dal quale non riesco a uscire, per questo, dopotutto, proverò a tornare da uno psichiatra e vedere se la soluzione può venire anche dai farmaci. Uno più, uno meno, ormai non fa molta differenza…

Ogni tanto sto pure bene… ad esempio quando disegno, quando masterizzo la mia campagna di D&D, quando mi guardo un film al cinema… però gli attacchi d'ansia son sempre in agguato e la cosa che mi fa incavolare è che non hanno senso. Vengono e basta e così all'ansia ci unisco la rabbia di non riuscire a controllarli, a prevederli, a capire perché vengono…

Ho la testa vuota, piena di nebbia… non riesco a concentrarmi e così col cavolo che riesco a scrivere o a rileggere e correggere. Sono ferma. La memoria va e viene, ogni tanto mi chiedo se sia colpa dello stress o della malattia… tanto vallo a capire. Vedrò se anche questo si risolve andando da uno psichiatra…

Ogni tanto è pure giusto sfogarsi e manifestare la propria stanchezza, il proprio dolore e la propria impotenza. Cerco sempre di sorridere e di non far pesare il mio stato sugli altri, ma se non potessi sfogarmi neppure sul mio blog, allora sarebbe inutile averlo, sarebbe solo una pagina di immagini… e non è mio interesse fare una raccolta di belle immagini. Quelle immagini mi piacciono e le condivido perché rispecchiano qualcosa di me, che sia qualcosa che mi piace, mi fa sorridere, sognare o che mi ispira o si avvicina all'ideale mentale che ho di qualche luogo di cui scrivo.

Buon Natale, se riuscite a sentirlo…

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