Non il film, ma il libro, La Maledizione di Angelique, di Lara Parker.
Ho visto anche il film ovviamente, ma son due cose completamente diverse.
Non ho visto la serie tv, ma su YouTube ce ne sono degli spezzoni se qualcuno è curioso. Tutto è partito dalla serie tv, anche se nel libro che ho letto si fa cenno alla fine ad altri romanzi. Non so quanti o quali siano, in Italia non credo siano arrivati… boh. In ogni caso non credo che li cercherò con particolare enfasi, la storia che si racconta in questo volume è tutto ciò che mi sarebbe piaciuto sapere dopo aver visto il film.
*** Potrebbe contenere SPOILER ***
Questa non è la storia del film.
Il punto narrativo di Barnabas si incrocia con quello di Angelique. Il libro è la storia di questa ragazza e di come i due si sono conosciuti, amati, odiati e distrutti a vicenda.
La storia inizia con Barnabas e Julia. Dimenticatevi le atmosfere del film, qui tutto è serio, una vita, quella di Barnabas, che grazie alle cure amorevoli della dottoressa, sta tornando a essere quella di un uomo normale. Qui infatti Barnabas sta sconfiggendo la maledizione e sta provando a vivere una vita normale con la famiglia Collins.
Niente bare scoperte per caso durante degli scavi, niente scene divertenti di un Barnabas rimasto indietro di due secoli.
Ora che sta tornando ad affrontare la vita normalmente, Barnabas deve presiedere alla demolizione della vecchia tenuta Collins. Durante l'ultima visita che vi fa, però, trova un diario: il diario di Angelique.
Nonostante Julia gli sconsigli di leggerlo per l'influenza che potrebbe avere su di lui, Barnabas non riesce a smettere una lettura intrigante, cupa, dolorosa, che ci fa conoscere Angelique.
Attraverso le letture di Barnabas, e in seguito di Julia, conosciamo questa bambina nata alla Martinica da una madre che fa la curatrice. Vive tra spiaggia e mare, libera come un pesce, bionda, pallida e con gli occhi azzurri. Poi il padre la porta via, con la promessa di farla studiare e vivere in un posto migliore, nella sua casa.
L'economia del posto è fatta di canna da zucchero e schiavismo. I bianchi hanno decine di schiavi per le loro piantagioni e questi non vengono trattati meglio di animali.
Ben presto Angelique capisce che non va tutto come le avevano detto. Viene vestita di bianco e rinchiusa sotto terra con altre bambine. All'interno vengono liberati dei cani, ma lei riesce a mantenersi calma, diversa dalle altre. Una delle bestie pare parlarle e sceglierla.
Angelique non sa che l'essere stata diversa la condannerà a una vita atroce. Verrà chiusa in una camera, sorvegliata da due schiave e drogata continuamente, per essere tenuta buona e intontita.
Diventerà l'incarnazione di una Dea per i riti pagani e oscuri degli schiavi, un modo che suo padre usa per tenerli buoni.
Così inizia il percorso di Angelique verso la stregoneria. Angelique è una bambina buona, ama leggere e conosce a memoria Shakespeare. Avrebbe voluto studiare e avere tutta la gratitudine di un padre che la sfrutta e basta.
E’ una storia triste e cupa. Nel film conosciamo un'Angelique che sembra l'incarnazione del diavolo, gelosa, possessiva e maniacale, ma nessuno ci spiega cosa l'ha resa così.
Quando comprai il libro lo feci a seguito di un commento che mi era piaciuto e che girava frequentemente: nel libro è Barnabas ad essere stato uno stronzo.
Ed è così.
In realtà, probabilmente, se Barnabas ci avesse raccontato tutta la storia dal suo punto di vista, forse lo avremo compreso, come in questo caso si è disposti a capire Angelique, fino a un certo punto, fino a quando non viene divorata dalla gelosia, divenendo la donna che si vede anche nel film. Ma è l'amore a portarla a questo, un amore che si è avvelenato nel tempo.
Barnabas e Angelique si conoscono alla Martinica durante il carnevale e lei è nascosta in un baldacchino, ancora nel ruolo di Dea. Ma il giovane soldato non crede a queste cose e le dona una pietra di luna.
Il destino li farà ritrovare ancora, molto tempo dopo, e Angelique si convince sempre più dell'amore che prova per l'affascinante giovane americano. Amore corrisposto. Ora capite che qualcosa non torna rispetto alla storia del film, dove Barnabas è si colpevole di aver concesso passione ad Angelique, ma sembra che Josette sia la sua prediletta da sempre.
In realtà Angelique entra a servizio quale dama di compagnia di Josette molto presto e Barnabas non vede neppure di striscio la giovane fanciulla di ottima estrazione sociale, preferendo Angelique. Anche scoprendo che è una serva, lui gli promette di sposarla, che tornerà da lei.
Josette nel libro risulta un personaggio di poco conto, la classica ragazza bella, fiera di esserlo, civettuola e atta alle occupazioni delle ragazze della sua età e del suo ceto. Angelique non la odia, come Josette non odia lei, anzi, spesso la tratta come un'amica, e le farebbe dono di tante cose, se non avesse chi la educa e la trattiene. In ogni caso non sembra avere tratti distintivi che possano far innamorare perdutamente un uomo… ma a quanto pare non è così.
Come si innamorano Barnabas e Josette? Per lettera.
Si erano incontrati una volta sola, quando Barnabas aveva raggiunto la loro casa alla Martinica seguendo Angelique, scoprendo che non era figlia del proprietario. In quell'occasione il giovane non presta molta attenzione alla ragazza, quasi non la nota, ma alla fine, intrattenendo per lettera un rapporto di cortesia, la cortesia diviene affetto, e poi qualcosa di più.
A questo punto abbiamo un'Angelique che con tutta se stessa aveva deciso di rinunciare alla stregoneria e all'aiuto del Maligno, che pare averla scelta, condannandola a non poter amare nessuno senza che finisca male. L'avvicinamento alle arti magiche è progressivo e ricco di dettagli ed eventi che portano Angelique da una prima curiosità, alla comprensione che quelle arti sono terribili e pericolose.
Tradita, affranta e distrutta da un Barnabas che pare considerarla appena, ricadere in tentazione, ripudiarla di nuovo, asserendo di amare solo Josette, Angelique rompe il suo voto e torna a fare uso delle arti magiche.
La maledizione scagliata su Barnabas è solo l'ultimo degli incantesimi che fa, colma di odio, in punto di morte, ma non è crudele come si pensa, perché si pente di quel gesto, se ne pente amaramente, e fa di tutto per salvarlo, per annullare la maledizione, ma non ci riesce.
E Barnabas la uccide.
Il libro ha un finale aperto. Il periodo in cui Barnabas vive da vampiro non c'è, quel tempo si racchiude tutto in una lettera che Barnabas ritrova nelle cose della madre, una lettera che lui le aveva scritto confessandole le sue pene.
Non si sa come abbia conosciuto Julia, cosa abbia fatto per due secoli, e tutti questi dettagli che, forse, fanno parte della serie.
So solo che alla fine del libro a casa Collins si presenta un'avvenente bionda che assomiglia ad Angelique. Forse si ricollega alla serie tv, forse ad altri romanzi. Non saprei… ma diciamo che quello che volevo sapere, l'ho scoperto.
So che è un pensiero ricco di spoiler, ma la bellezza di questo libro non sta nella storia che, se si è visto il film, si poteva immaginare, bensì nel come è scritto, nel come si fa leggere.
Nonostante tutto, si arriva ad avere più compassione per Angelique che per Barnabas. Il film segue un altro tipo di narrazione e ha unito alle atmosfere cupe, tetre e dolorose del libro, una comicità che cambia completamente le cose.
Lara Parker ha interpretato Angelique nella serie tv (una bellissima Angelique) e ha scritto questo libro immaginandosi la sua storia, cosa l'avesse resa quello che era. Per me ci è riuscita, è riuscita a giustificare la gelosia e il risentimento. Si sa che la gelosia è una brutta bestia e qui la si affianca a una ragazza che conosce la stregoneria, da sempre affiancata da una presenza malvagia che pare volerla possedere, conquistare ed eleggere a sua sposa.
E’ uno di quei libri a cui ho dato il massimo delle stelle di getto. L'ho letto in un soffio, non vedevo l'ora di leggere la pagina seguente ed è insolito, perché sono abituata al fantasy, a un altro tipo di storia. La magia qui è quasi tribale, viene dall'Africa nera.
Secondo me è una bella lettura, però penso possa piacere o non piacere, dipende un po’ cosa si cerca.
Io ho trovato più di quanto mi aspettassi, forse è questo che me lo ha reso ancora più piacevole.
E ora mi appresto a finire la saga di Eragon. Sì lo so, è uscito da un pezzo Inheritance, ma io ancora non l'ho letto. Sto provvedendo però!
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