mercoledì 15 giugno 2016

Per un Pubblico Maturo

No, non il contenuto del post, sporcaccioni :p

Pausa dalla scrittura, pausa riflessione.

Mi è tornata in mente una cosa singolare.

Di norma, quando si è in libreria, si possono trovare persone che, rigirandosi un libro per le mani, si chiedano come sia. Tu lo hai letto, ma difficilmente vai lì con aria giuliva e dai il tuo parere in merito. La cosa succede ancor più spesso quando in libreria entra un genitore seguito dal figlio che, dipendente dal portafoglio di mamy o papy, non può far altro che implorarli per un acquisto.

Nel reparto ragazzi trovi i genitori che scrutando attentamente i libri, alla ricerca di qualsiasi subdolo contenuto strano che potrebbe far crescere i loro figli con qualche strana idea o pensiero. Il reparto per i più piccoli spesso è un incrocio tra una libreria e un reparto laboratorio creativo, con i bimbi che giocano, schiamazzano e guardano incantati i libri con i suoni, le lettere, i versi degli animali e chi più ne ha più ne metta.

Poi c'è tutto il resto.

Tutto il resto è una cosa enorme. Dagli illustrati e manuali, che non fanno male a nessuno, agli storici, filosofici, arzigogolati vari, romanzi di ogni genere. Ogni genere appunto. In libreria son tutti belli divisi, tanto che ogni tanto ti ci perdi… guardi quella sezione e ti chiedi “ma che è?” (ogni tanto i generi nascono dal nulla, come le mode, poi spariscono…)

E così ti capita di trovarti lì, che vaghi guardando che è uscito con poco interesse, sì, perché tu punti direttamente alla sezione della libreria che ti interessa e che sai perfettamente dov'è, dribblando scaffali ed espositori per tuffarti nel tuo mondo tra la speranza che sia uscito qualcosa di nuovo e quella che non ci sia nulla, per salvaguardare il portafoglio.

Lungo tale magico percorso, però, vieni fermato… e da chi? Da una madre in difficoltà che, probabilmente fuori dal mondo, ha un dubbio atavico.
La sua figlioletta, che avrà avuto 12-13 anni, la sta implorando di comprarle un libro annoverando motivi del tipo:
E’ il libro del momento.
Lo hanno letto tutte.
Ti dico che non è nulla di strano!
Mamma sono abbastanza grande da scegliere da sola!
(Ma la più bella) Me lo han consigliato come lettura per le vacanze. (spero non i professori…)

Di che libro parliamo? Ossuvvia che lo sapete! Delle 50 sfumature del momento no?
Insomma, sta povera donna ha questo libro per le mani e se lo rigira come fosse una scatola chiusa che non capisce come aprire, al che, forse per lo sguardo che le ho casualmente rivolto, mi convoca quale sua salvatrice e mi fa:
Scusa, hai mica letto questo libro?

Sorrido. Sto per decantarle con tutto il mio sarcastico amore che libro sia, quando la ragazzina mi fissa con l'aria di chi è pronto ad accoltellarti se fai un passo falso.
Sorrido pure a lei. Poverina, non sa ancora, forse.
Nella mia mente per un attimo penso pure che le converrebbe farsi un giro sul web in materia piuttosto che leggersi il libro, ma vabbeh, ingoio il veleno e replico alla signora spiegandole con quanta più semplicità e distacco il contenuto del libro… al che lo rimette sulla pila quasi fosse stato un pezzo di… carbone ardente, sì…

Mi ringrazia frettolosamente imbarazzata, prende la figlia per il braccio e la trascina fuori dalla libreria inveendo contro chi le ha consigliato “certe cose”, contro quelle “stupide amiche e le loro mamme sconsiderate” e promettendole eterne punizioni per “la figura che mi hai fatto fare, per chi mi ha vista!”

Rimango un attimo perplessa, mi stringo nelle spalle e torno ai miei fantasy.

Tutto ciò però mi fa pensare una cosa.
Sui dvd scrivono per che pubblico è il contenuto. Sui fumetti scrivono per che pubblico è il contenuto. E perché sui libri no? Dovrebbe far testo la sezione? Oh beh… mi risulta che molti erotici non siano catalogati in erotico no? Anche tra i fantasy ce ne son di erotici, più o meno espliciti eppure chiunque potrebbe comprarli e leggerli. 

Nessuno te lo vieta eh, non morirai, al massimo potresti rimanere scioccato dal contenuto (e poi deluso dalla realtà delle cose), ma se anche i siti porno ti avvertono del contenuto e anche un dodicenne può cliccare “sì, ho compiuto 18 anni” che costerebbe scrivere due parole sul retro di un libro? Un po’ come quando nei libri per ragazzi c'è scritto “Lettura consigliata: xx anni in su”.
Fatelo per le mamme, povere donne, che le mettete in imbarazzo! Fatelo anche per coloro che sì, stanno cercando proprio quello ma non possono chiedere alla cassa “scusi, dove stanno gli erotici?” che poi la gente li guarda come fossero dei depravati! 

Diciamocelo, se 50 sfumature non fosse venduto ovunque, con copertina anonima, senza etichette, lo avrebbero davvero comprato con disinvoltura così tante donne?
Se fosse stato messo sotto dicitura erotica, in quante lo avrebbero preso?
E un po’ come quando in edicola trovi le persone che guardano le varie riviste e distolgono subito lo sguardo quando incrociano due tette sulle riviste pornografiche… come se non ce ne fossero nelle riviste normali. Le pubblicità mostrano sempre più corpi nudi…

Probabilmente quella scrittina cambierebbe il meccanismo delle vendite.
In fondo un dvd erotico ha una certa copertina. Un fumetto erotico ha una certa copertina. Le immagini comunque esprimono sempre chiaramente sesso, violenza e argomenti pesanti. Leggendo, magari, la fantasia si ferma fin dove la mente può arrivare con contenuti appresi nella realtà ma… chissà.

Concludo pensando a quella povera mamma. Le vorrei dare una pacca sulla spalla e poi dirle, come i medici di malattia imbarazzanti: niente paura, è tutta natura!

Più o meno…

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