giovedì 16 giugno 2016

Il Talento

Quest'arma a doppio taglio…

Chi stabilisce di non averlo, invidia coloro che a suo parere ce l'hanno. Chi ritiene magari di averne un po’, a volte rende grazie, a volte lo maledice.

Nel mio caso, molte persone ritengono che io abbia un innato talento sia per il disegno che per la scrittura. Ciò mi resta abbastanza indifferente, ma il problema viene dal giudizio che l'altrui persona dà.
Se sei uno dei fortunati possessori di un qualche talento, allora tutto per te, a parere degli altri, è facile, scontato… nessuno pensa che il talento da solo non serva a nulla.

Nessuno ha mai prestato molta attenzione quando ho fatto notare che sono cresciuta circondata da libri e che la prima cosa che mi hanno messo in mano sia stata un pastello con davanti un foglio. Ho scambiato lettere con mezza Italia per anni interi, ho giocato per più di sette anni a giochi di ruolo by chat… e ok, ho sempre amato scrivere e disegnare, non mi è mai costato fatica impegnarmici, ma se uno nasce col talento del disegno e non trovasse mai voglia o tempo per disegnare, escludendo le ore scolastiche di educazione artistica, potrebbe davvero essere un artista?

Il talento si coltiva, un talento lo si può scoprire e, a mio parere, pure inventare. Prendete mia nonna. Grandissima cuoca, ma lei, quando da bambina la mettevano in cucina, mica era felice e contenta. Non è nata sapendo come si fa il ragù o quanta farina ci vada nell'impasto dei tortelli, ma se a 12 anni sei costretta a far da mangiare per uno stuolo di persone, allora le circostanze ti portano a un impegno prolungato in un certo campo. Col tempo diventa naturale e mentre tu sei lì che ti arrovelli sul libro di cucina chiedendoti perché la torta ti si sgonfia, mia nonna col libro ci accende il fuoco e lo trova più utile.

A scuola, all'epoca delle superiori, avevo un paio di elementi che mi ripetevano continuamente che io ero avvantaggiata perché avevo talento. Cosa diamine vuol dire? Pensi che io non debba impegnarmi per progettare un packaging? Ok, il talento può magari avermi reso più celere l'apprendimento delle tecniche, ma la fantasia non è un talento, l’impegno neanche e neppure la pazienza. Il talento non serve a nulla da solo. E certo se poi te ne vai per il mondo con atteggiamento sprezzante e invidioso, neanche il talento ti salva.

Mettiamo poi che il talento esista… perché il mio lavoro dovrebbe essere giudicato inferiore? Che significa? Siccome son capace devo essere penalizzata per presunte doti innate? E’ come dire che nel basket se sei alto devi essere penalizzato… ma che c'entra? E’ ovvio che qualcuno (e non per forza tutti) s'impegnino in ciò per cui sono naturalmente portati. Non è per forza talento… si chiama anche attitudine. Tutti nasciamo volti verso qualcosa, altrimenti saremo modellabili come creta e starebbe ai nostri genitori darci una forma.

Vi rendete conto di come sarebbe il mondo? Non esisterebbe creatività, non esisterebbero estro o orgoglio. Sarebbe solo funzionalità e cose come l'arte in tutte le sue forme svanirebbero… ogni tanto viene quasi da pensare che il futuro remoto porterà a questo: una società programmata, funzionale e, quindi, altamente controllabile.

Cercate il vostro talento, non perdete tempo a invidiare quello degli altri.

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