giovedì 16 giugno 2016

Poste Italiane...

Il nome che terrorizza chiunque abbia a che fare spesso con acquisti online e spedizioni.

Lasciamo correre il postino che suona, manco il tempo di aprire che si è già defilato.
Perdoniamo pure quello che passa e non lascia il biglietto.
Ma ora ci hanno stancato.

Un pacco da inizio dicembre non arriva, al che controlliamo il codice sul sito. E’ partito, è stato smistato e poi arriva a Parma. Lì si ferma.
Da notare che doveva arrivare a Felino, ma non si schioda dalla provincia, anzi! Risulta che sia in consegna, addirittura con destinatario assente ed infine consegnato. A chi? Dove? Perché mai?!

La cosa strana è che, a parte le info di tracciatura, una tabellina dice che è disponibile presso l'ufficio postale di Langhirano. Perché? Vabbeh… chiamiamo l'ufficio in questione e non vogliono sapere altro che il nome del destinatario. Dà un'occhiata e dice che non lo vede così a occhio, ci chiede se sia un pacco normale. Normale? Vabbeh, intendeva la grandezza.
Alla fine ci liquida per telefono dicendo che lì non lo trova, di sentire il mittente per le dimensioni e per l'indirizzo e ci dice di provare a chiamare a Parma (ci fosse un ufficio solo…) se rispondono… Se rispondono? Come sarebbe a dire?! E che ci stanno a fare i telefoni scusa?

Chi ci ha venduto la roba dice che l'indirizzo è giusto, ha il foglio sotto mano. Ci sarebbe da chiedersi come una persona possa sbagliare un indirizzo al punto che il pacco non arrivi manco lontanamente al destinatario ma, anzi, venga consegnato a chissà chi altrove…

Oggi decidiamo di chiamare il numero per i reclami, ma, ovvio, nessuno risponde e alla fine cade la linea liquidando con un messaggio che informa che le linee sono intasate. Vabbeh, ho aperto il modulo per il reclamo online e c'è da compilare il mondo. Con anche i dati del mittente, giustamente, come se uno li avesse a portata… ora aspetto che il venditore mi dia i dati e una copia del modulo di spedizione.

Nel caso non volesse, potrei anche sospettare qualcosa, al che ho ancora qualche giorno per aprire una controversia su eBay e vedere di non farmi inculare 30 euro di roba da lui o dalle poste.

Siamo famosi per il nostro schifoso servizio postale, tanto che ci sono venditori eBay stranieri che non spediscono più in Italia per questo motivo. C'è da andarne fieri…

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