In questi giorni sto girando per il web guardando chi recensisce libri, se recensisce emergenti e, soprattutto, gli autopubblicati.
Dato che ho un po’ di copie personali e che, togliendo quelle che mi son state richieste con dedica, me ne avanzano comunque parecchie, non mi disturba affatto inviarne qualcuna per le recensioni.
Riflettendo penso proprio che, per chi ama leggere, fare il recensore sia una comodità. I libri ti arrivano nella casella mail o per posta senza che tu sborsi un euro, leggi e poi devi semplicemente scrivere in un italiano comprensibile cosa ne pensi cercando di mantenerti onesto e oggettivo nel criticare difetti derivanti da fattori grammaticali.
Con ciò non dico che fare il recensore sia facile o solo un modo per non pagare i libri, perché tanto gli autori non è detto che ne regalino e lo stesso vale per le case editrici. Però senza dubbio è una gran comodità.
Non dico sia facile, perché io, pur leggendo un sacco, oltre a mettere le stelline su Anobii, non faccio molto. Certo ho i miei pareri su quanto leggo, ma se ne ho l'occasione lo dico direttamente all'autore, altrimenti mi può scappare qualche parola qui sul blog, ma non amo scrivere recensioni.
Ci sono persone che non regalano il proprio libro ai recensori perché ne temono il risultato. Nascondersi però non è che serve… uno scrittore scrive per se stesso, certo, ma se pubblica vuol dire che vuole essere letto no? Altrimenti potrebbe tenersi i suoi files belli in ordine in una cartella sul pc.
Poi ci sono anche quelli che pubblicano per far soldi, ma non sono scrittori. Mi spiace dirlo, ma per me lo scrittore è come l'evoluzione di un bardo che racconta storie. Anche un Bardo a fine serata magari raccoglie monete (D&D rulez XD), ma non racconta storie solo con quel fine.
Altrimenti dovremmo seguire le mode del momento che, in questo periodo, vertono molto su erotico e gothic, se poi li mescoliamo non è neanche male… (e non è un'accusa, io amo le avventure di Meredith Gentry della Hamilton e, chi sa, sa che l'eros non manca di certo)
Io al solito parto da un punto e arrivo non si sa dove XD son due chiacchiere sul blog, prima di tornare a scrivere mail e a stendere una cosa per un concorso, cosa che tra l'altro mi farà bene.
Prima di tutto perché stare sempre sulla stessa cosa prima o poi ti porta a non notarne più difetti ed errori; secondo, perché è una storia che ho in testa da tanto di quel tempo che se la metto giù svuoterò spazio nell'hd del cervello (che probabilmente si riempirà velocemente di nuovo, come al solito. Dovrei scrivere alla velocità della luce per star dietro a tutte le storie che mi si formano in testa…)
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