venerdì 17 giugno 2016

E poi...

… trovi dei libri fatti con i piedi.
A volte non puoi fare a meno di chiederti dov'era l'attenzione dell'editor mentre sistemava quelle pagine.
Sto leggendo I Segreti di Nicholas Flamel, ormai sono al quarto libro. Dal secondo in poi ricorre continuamente l'errore nel piazzare la lineetta lunga dei dialoghi. La piazzano interrompendo un discorso che sarebbe tutto parlato, la mettono in paragrafi che son descrittivi e a un certo punto ti chiedi com'è possibile… perché basterebbe rileggerlo una volta per capire l'errore.
Poi ci sono le lettere sbagliate e i verbi non coniugati… e mentre leggi, ok che son cose da poco, ma ci inciampi su e ti fermi perplesso tornando indietro per capire se sei te che non hai capito qualcosa o se qualcosa effettivamente non va.

Qui si tratta di disattenzione, cose che basterebbe una rilettura per sistemare.
Poi ci sono anche libri dove l'editor non si sa neanche se esista, perché probabilmente il lettore medio avrebbe fatto un lavoro migliore, ma su questo c'è poco da dire. Ogni casa editrice ha i suoi editor e se stanno bene a loro…

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