mercoledì 15 giugno 2016

Carta e Pixel

Il progresso cambia tutte le cose, ne siamo tutti coscienti. Alcune cose son definibili veramente progresso, altre di progredito non hanno nulla a mio avviso, e altre ancora sono solo possibilità di scelta in più.

Negli anni in cui ho studiato grafica e in tutti i precedenti, per me il supporto è stato sempre la carta. Al computer ci ho lavorato poco e niente. Col tempo le cose son cambiate. Io l'ho visto in maniera particolare, o per meglio dire, non ricercata.
L'ho notato passando il mio tempo su DeviantArt (per chi non lo sapesse, questo sito è una community enorme e internazionale d'arte, dove chi si iscrive può avere la sua galleria o collezionare i lavori preferiti degli artisti che pubblicano)

Sono su DeviantArt da… 6 anni e direi che in questi sei anni la concezione di “disegno” è cambiata molto, così come, secondo me, sono emersi talenti notevoli coadiuvati da ciò che i programmi di grafica possono fare messi nella mano di persone che sanno disegnare e hanno delle belle idee da sviluppare.

Non credo a chi dice che chiunque può disegnare al computer, non è vero. Certo, il disegno su carta richiede un allenamento maggiore, perché il Ctrl+Z non esiste e la china, l'inchiostro, l'acquerello ecc non si cancellano per magia. In generale una volta che si sbaglia mentre si sta lavorando alla “bella copia” del lavoro, il danno è fatto e serve un allenamento ancora maggiore per riuscire a correggere o mascherare la pecca.

Io ho lavorato soprattutto con le matite, ma non disdegno i pantone, ma per avere un risultato piacevole con questi pennarelli ci vuole esercizio, altrimenti la loro bella caratteristica non rende e l'effetto stampa va a farsi friggere.

Dall'anno scorso, per gradi, sto passando al digitale. Sia chiaro, io non capisco la comodità delle tablet o lavagnette grafiche come le si vuol chiamare. Io ci ho provato a più riprese, ma proprio non ci trovo la mano… quindi il disegno, la linea base, la lineart, la faccio a mano metodo classico: schizzo, linea a lapis, contorno a inchiostro e poi scanner.

Fino a qualche mese fa coloravo al computer direttamente la lineart ripulita, ora rifaccio pure quella al computer col pen tool di Photoshop, perché mi sfugge dove dovrebbe essere la comodità della lavagnetta in questo. Forse è la mia Wacom ad essere un modello troppo semplice senza tutte le figaggini delle più recenti, ma per ora resta ancora un universo incomprensibile.

Torniamo sul seminato.

Tutto questo in realtà non era volto alla discussione dell'immagine, perché l'immagine dal digitale ha tratto molti vantaggi, soprattutto in ambito di correzione. Tra l'altro collezionare immagini virtuali è più comodo che collezionare fogli stampati o disegnati e le opere digitali non deperiscono.

Lo stesso vale per la carta in generale, ma in un altro ambito io alla carta difficilmente riuscirò mai a rinunciare.

Sto parlando dei libri e della versione digitale degli stessi, gli ebook.

Io continuo a comprare libri di carta. Prima di tutto adoro vederli allineati in libreria, adoro comprarli e sentirne il peso (sul portafoglio meno >,>) e sfogliarli. Inoltre mi piace leggere sdraiata sul letto, immersa tra le righe. Mal sopporto leggere al computer e la freddezza che traspira da uno schermo non mi dà il calore e il coinvolgimento che mi dà la carta.

Punti di vista, per carità, ma leggere un fantasy su un reader mi dà l'idea di leggere un manuale o un libretto di istruzioni. Io continuerò ad amare la mia cara vecchia carta e so anche che come pro al digitale c'è l'ecologia, col risparmio di alberi abbattuti.

A tal proposito, però, direi di risparmiare carta su altre cose: ma lo sapete la mole di volantini, depliant o capperate varie infilano ogni giorno nella cassetta della posta? Quelli si che son quintali di carta inutile! Perché la pubblicità non la fate digitale? Se qualcuno cerca negozi, sconti ecc state pur certi che una ricerca si internet la fa. Ormai su internet c'è tutto, pure la pubblicità, pertanto date respiro alla mia cassetta delle lettere!

Nessun commento:

Posta un commento