Sono in vena di post in questi giorni…
Mentre scrivevo il post precedente pensavo al motivo per cui sono approdata su Tumblr e quindi m'è partito un ragionamento sul blog e su come un tempo era visto, cosa è…
Tanto per cominciare: perché sono approdata su Tumblr? Me lo han consigliato come mezzo per farmi conoscere a livello di scrittrice. Da notare che fino a ora su 9 post (10 con questo) non ho mai menzionato nulla di questo aspetto.
Il primo blog che ho avuto è stato su splinder ed era un diario pubblico dove, comunque, pubblicavo storie, racconti e quant'altro. Non avevo chissà che seguito, ma in fondo non ero lì per averlo, ma solo per avere uno spazio dove scrivere, anche perchè era un periodo in cui di amici ne avevo pochi, molti dei quali al di là di uno schermo. Potrei dire che fisicamente vicino non avevo nessun amico.
Poi per qualche anno ho aiutato mio fratello su un blog di recensioni, in seguito quando splinder ha chiuso ero passata svogliatamente su blogger, ma ho mollato in breve. Poi sono arrivata qui qualche giorno fa.
Molti usano i blog non come diari, ma come raccolte di articoli, lavori, Tumblr poi sembra fatto per questo, un'immensa vetrina di artisti di ogni genere che si fanno conoscere dal mondo. Forse sono io a sbagliare, ma non sono brava a usare una piattaforma blog come vetrina di me stessa e del mio lavoro. Sarà che penso sempre che se devo presentare solo il mio lavoro userei qualcosa di più sterile… se posso parlare a coloro a cui vorrei presentare quello che faccio, mi farebbe piacere che questi possano farsi un'idea di chi sta dietro queste parole.
Non solo quello che fa, ma quello che è, quello che le piace, quelle piccole cose che la compongono, cose che poi si mescolano e magari passano nella mente senza rimanervi impresse, ma che a loro modo delineano questa persona.
Tutto ciò, ben inteso, potrebbe essere sbagliato e controproducente… quando una cosa poi entra anche nel campo commerciale, allora è richiesta una certa brutalità perchè l'universo dei soldi è brutale. Non sempre vince il più meritevole, spesso vince il più bravo a vendere.
E’ una qualità pure il saper vendere, ma io, ingenuamente, non voglio solo vendere, vorrei coinvolgere qualcuno col mio mondo. Non vorrei vedere le persone come numeri, come tasche da cui ho spillato soldi, ma come qualcuno che condivide con me qualcosa, anche solo per un giorno, per un'ora o per un istante.
Ovviamente non ho niente contro chi la pensa in modo più pratico.
I blog son sempre stati un mondo che offre tanto, davvero tanto. Ho conosciuto splendide persone tramite splinder quando avevo il mio blog sempre aggiornato, e le seguo tutt'ora in altri modi.
Da che io ricordi c'è sempre stata una critica generale all'idea del diario online, perchè il diario nasce come uno sfogo intimo e il blog di intimo ha poco dato che è pubblico e se lo riservi solo a pochi eletti, allora perde di significato.
Se hai paura di quello che scrivi, di chi potrebbe leggerlo, di cosa potrebbe dirti, allora forse è meglio non aprire un blog.
Se non vuoi confrontare i tuoi pensieri, i tuoi pareri, le tue idee… allora non cercare niente che ti metta in contatto con chi potrebbe contraddirli, smontarteli e mostrarti che hai sbagliato.
Io vedo il blog come una finestra aperta al mondo che dà su di me e da quella finestra io mostro un po’ di tutto di quello che sono: da quello che penso a quello che faccio. Che sia una riflessione su un tema pubblico, un parere su qualcosa che leggo, cazzi miei, sfoghi e sì, penso che arriverò anche a quello che faccio.
Ma, purtroppo o per fortuna, sono un'inguaribile sognatrice, che fa fatica a entrare nell'ottica commerciale del web, pertanto non farò una vetrina di me stessa per rendermi ideale promoter del mio lavoro.
Io sono quel che sono, faccio quel che faccio e mi piace solo quello che mi piace.
In fondo so bene che tipo di grafica dovrebbe avere qualcosa di professionale, ma io ho preferito cercare un tema che, piuttosto, rendesse l'idea di quello che mi piace e del mio mondo. Non m'interessa se è ritenuto poco professionale… io non voglio presentarmi con una giovane tutta perfetta che, come nei supermercarti, vi offre un assaggio del suo prodotto per venderlo.
No io sono la solita Aurora Filippi che sta per strada o qui sul letto col portatile sulle gambe e il gatto spiaccicato di fianco. Non voglio vendervi nulla, al massimo vi farò vedere quello che faccio. Se vi piacerà ne sarò felice e altrimenti pazienza, i gusti son gusti, o magari sono un'incapace io.
Se passate di qui e leggete siete sempre graditi avventori, anche qualora la pensiate diversamente. Non si dice forse che il mondo è bello perché vario?
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