Era la sera del 22 dicembre e il mio caro quasi-consorte è andato alla cena aziendale verso le 19. Contando che lo attendevano almeno due ore di macchina tra andata e ritorno, che a 'ste cene sai quando arrivi e non sai quando torni... al pc non avevo nulla da fare, non avevo ispirazione e non sono tipo da televisione, mi son detta: mi leggo un libro. E l'ho letto. Il 23 nel primo pomeriggio lo avevo già finito.
Il libro viene dal BUK di Modena dell'anno scorso, se ricordo bene, acquistato dalla buon'anima di Luca che, come al solito, neanche lo ha aperto. Mi aveva incuriosita, ma ho una lista di letture enorme e alla fine si era perso nelle varie pile accatastate in giro fino all'altra sera. Mi dava l'idea di essere una lettura leggera e divertente e questo è stato. Premessa: sono una cosplayer, sono una fangirl, amo il fantasy, sono una scrittrice poveraccia e conosco molto bene Lucca Comics & Games da anni. Detto questo, la trama:
Filippo Mengarelli ha un’ultima speranza: il Lucca Comics & Games. Il suo esordio letterario, Le cronache di Falcograd, è stato stroncato da pubblico e critica, e il resto della trilogia rischia di non essere mai pubblicato. Durante la manifestazione, il ragazzo vuole trovare qualcuno disposto a credere nella sua opera. E qualcuno c’è: quattro cosplayer ispirati ai protagonisti del romanzo, ragazzi molto immedesimati al punto da far nascere qualche sospetto sulla loro identità.
Aiutato dalla sua amica Alessandra, illustratrice e fangirl, Filippo dovrà scoprire la verità sui quattro e trovare il modo di assicurare a tutti il lieto fine.
Tra citazioni e riferimenti nerd, “Questo non è un romanzo fantasy” evidenzia con ironia i pregi e i difetti del Fantasy visto attraverso gli occhi di chi lo scrive, ma soprattutto di chi lo legge.
Le ultime due righe qui sopra sono molto vere. Da appassionata del genere, ci sono tutti quei riferimenti che ti fanno sorridere, tante verità presentate sotto una luce ironica che però non ne sminuisce la realtà. Dalle case editrici un po' così, alla folla variopinta e allucinante del Lucca Comics, fino a tutte quelle cose scontate che si trovano nei fantasy. Io li riconosco in pieno sia da lettrice che da scrittrice!
I personaggi son da sbellicarsi, un quartetto classico: guerriero, bardo, mago e arciere, con tanto di schede personaggio in stile D&D (anche se i parametri sono un po' strani) e nel loro essere stereotipati, fan sbellicare. Il protagonista me lo sento vicino, anche se poi per tante altre cose mi rivedo in Alessandra: tra cosplayer e fangirl ci si capisce.
Ammetto anche che, da brava scema, son andata pure a fare le ricerche su Google dei vari nomi citati fin dall'inizio, perchè l'autore ti parla come se lo facesse sul serio e quindi l'idea di andare a cercarti i nomi ti viene. E quando trovi Le Cronache di Falcograd su Goodreads muori.
Solo dopo ho visto la pagina dedicata sul sito dell'autore. E' bellissimo! E pensare che per la copertina lo avrei pure comprato ahahah!
Penso che nella storia di Filippo, quella relegata al suo destino di scrittore, ci si possano riconoscere in tanti autori e anche qualche lettore, di quelli crudeli, potrà magari sentire una punta di pentimento nel proprio duro cuore. Non sono una di quelle che ama denigrare il lavoro altrui, cerco sempre qualcosa di buono in un libro o, perlomeno, cerco di evitare di spalare emme sul povero autore che non è riuscito a conquistarmi. Dovrebbero farlo un po' tutti, che a far del mal a chi si è esposto gettandosi in pasto al pubblico, non si guadagna nulla.
Infine, una nota di merito alla censura fiorellino che ha reso i dialoghi stupendi. Fiorellino! Pensavo di morire a un certo punto. Ridacchiavo come una scema arrotolata nel piumone, cercando una posizione comoda per leggere ma che esponesse al freddo la minor superficie possibile.
Adesso mi dedico a un altro libro italiano che mi arrivò un giorno, misteriosamente, da Amazon. Non so chi me lo abbia spedito, ma è arrivato il momento di leggerlo e scoprire cosa mi aspetta!