martedì 28 febbraio 2017

La Battaglia di Aquirama - Giorno di Andrea Zanotti

Di ebook ne ho tantissimi e li leggo poco. Avevo già messo sul comodino il nuovo cartaceo da leggere, poi ho avuto in ritardo di un'ora per la risonanza e allora ho aperto Google libri e ho scelto questo che era da un po' in libreria, ma adesso che l'autore è divenuto socio S.E.U. ho avuto un motivo in più per leggerlo! Sono partita con passo pesante, incerta del fatto che potesse piacermi, ma mi sono presto ricreduta e l'ho divorato con piacere, anche se è solo la prima parte...


Trama:
Orde di cavalieri selvaggi del Quarto dell’Aria da una parte, Legioni del Quarto della Terra dall'altra e Aquirama nel mezzo.
La città Stato capace di mantenersi indipendente dalla sua fondazione, che la leggenda vuole sia avvenuta per opera del divino Dragone Rosso Stige, è sull'orlo del baratro. Riuscirà il Drakoi, suprema guida spiritale e militare, ad avere la meglio sui nemici esterni e su quelli che tramano all'interno stesso delle mura cittadine?
In un giorno e in una notte la storia millenaria della città potrebbe essere sconvolta.La Battaglia di Aquirama è un military fantasy autoconclusivo che vi farà vivere ora per ora gli sviluppi di questo scontro in un crescendo di violenza e drammaticità che nell'arco di un giorno e una notte deciderà le sorti di migliaia di persone.
Ribadiamo che ho letto solo la parte relativa al giorno e che quindi mi manca la conclusione (al momento non ho l'ebook completo, quindi conto di aggiornare poi la recensione con il quadro intero in un secondo momento).
Di solito non sono una fan dei fantasy che includono molte battaglie e soprattutto battaglie campali. Anche quando gioco di ruolo non sono un'amante degli scontri, preferendo la parte più descrittiva, introspettiva, relegando alle armi lo spazio necessario e non di più, ma questo ebook ha vinto la sfida di farsi leggere e farsi piacere anche a me.

I personaggi sono tanti e non c'è modo di ovviare al problema se vuoi seguire una campale divisa tra due assedianti e gli assediati al cui interno ci sono diversi fronti piazzati strategicamente. Le mappe aiutano molto a capire gli spostamenti e le battaglie in corso. Ogni tanto ho fatto confusione sulle fazioni, ma sono bastate poche righe per ricorreggere l'idea, anche perchè il pov è specificato e probabilmente se siete più avvezzi di me con gli ebook, ripescare la mappa da tenere a portata d'occhio vi sarà facile. Io sono abituata a tenere il dito nella pagina con la mappa XD ma sono sicura che ci sia anche la versione virtuale del segnalibro fisico.

Violenza, sangue, sesso e crudezza sono elementi abbondanti in questo libro, ma non li ho trovati abusati o opprimenti, tutt'altro: trovo che la scelta di descrivere in maniera molto concreta renda questo fantasy verosimile, privo di quella patina eroica tipica dei cappa e spada, del classico sword&sorcery. Qua le spade non mancano, ma benché l'atmosfera sia d'impatto low fantasy, in realtà c'è anche la parte "sorcery" con i mastri dei Quarti capaci di evocare creature elementali a sostegno dei loro eserciti, seppure non sia cosa semplice e di facile riuscita.

Tornando ai personaggi, ce ne sono molti e diversi, dal comandante fiero a quello più istintivo, fino al principe inesperto ed arrogante toccato in sorte a una legione sfigata che rischia di finire male sotto la sua "guida". Sono ben caratterizzate le differenze tra gli stili (sia di combattimento che di vita) dei Quarti assedianti, mentre Aquirama si focalizza tra il dio denaro e il culto di Stige, questo fantomatico Dragone Rosso che tutti invocano come protezione ma che, in fin dei conti, nessuno vede da chissà quanto. A tal proposito, la figura del Drakoi, nominata anche nella trama, è sicuramente uno dei pov maggiormente di spicco, colui che conosciamo fin da subito, all'alba di questo giorno di battaglia, quando la decisione viene presa e con essa si alzano i vessilli di guerra.

A parte forse qualche virgola e qualche refuso, la lettura scorre velocissima e questo sicuramente aiuta in un genere che potrebbe sembrare pesante anche solo per definizione. Lo credevo io stessa un genere di nicchia che non avrei apprezzato molto, invece, come dicevo all'inizio, mi sono dovuta ricredere. Con gran piacere l'ho finito stamattina/stanotte (dipende da come vogliamo chiamare certe ore...) e ho preferito scrivere subito un commento a questa prima parte, quasi del tutto convinta che non cambierò idea nel concludere la storia. Anzi, sono abbastanza curiosa.
Ho anche gli altri ebook gratuiti dell'autore coperti di polvere virtuale nella libreria di Google, a questo punto posso ben sperare di avere una riserva di buone letture in caso di ritardi (all'ordine del giorno) nel buco sotterraneo dell'ospedale dove attendo per la risonanza magnetica, ahahah!

giovedì 23 febbraio 2017

Hania - La Strega Muta di Silvana De Mari

Ci ho messo davvero tanto a finirlo e oggi mi sono imposta di leggere le ultime pagine! Purtroppo non mi ha presa quanto speravo, nemmeno paragonabile all'entusiasmo con cui ho concluso il primo. Lo stile dell'autrice lo ha sollevato da un voto sotto la media per la trama che in alcuni punti ristagna fin troppo in una sorta di limbo prima di nuovi eventi che portano avanti la storia di poco, o meglio: di tempo ne passa molto alla fin fine, a singhiozzi, salti temporali in cui mi sono un po' persa fino a portare Hania e suo fratello a un'età "utile" affinché anche quest'ultimo possa divenire ingranaggio utile alla trama.


Trama:
Il Regno delle Sette Cime è in subbuglio. È ormai di dominio pubblico che la principessa Haxen abbia protetto Hania, la figlia che l'Oscuro Signore ha concepito nel suo grembo, e che poi, aiutata dal figlio del fabbro, Dartred, sia riuscita a raggiungere la Valle degli Zampilli, dove si trova la fonte dell'Acqua Sacra. Certo, Dartred è stato catturato e adesso lo attende la forca per il tradimento di cui si è macchiato. Madre e figlia, però, non sono state ancora trovate e a quanto pare la bambina ha poteri malefici straordinari, oltre ad apparire più grande della sua età. Ma la verità è ben altra. Hania è sì, per metà, figlia dell'Oscuro Signore, ma per l'altra metà è umana e possiede libero arbitrio. Haxen attraverso la narrazione delle storie del Cavaliere di Luce è riuscita a far nascere in lei una coscienza. E alla fine la bambina ha scelto di difendere la madre, nella battaglia contro il Signore Oscuro. Il mondo, però, non è pronto per capirlo, e madre e figlia devono ancora nascondersi. Naturalmente non prima di aver liberato Dartred...

La trama è un riassunto di quanto si sa nel primo libro e il secondo riprende proprio dalla liberazione di Dartred. Si aggiunge un nuovo punto di vista fornito da un bambino, Gari, che diviene poi un giovane soldato leale al regno e che, suo malgrado, con l'innocenza e la verità di cui fa vessillo, aiuterà la parte sbagliata del fronte cercando poi di rimediare votando la propria esistenza alla salvezza di un reame che ormai è sull'orlo del crollo.
la mancanza di Haxen e il nuovo governo salito al trono ha ridotto le Sette Cime a un ammasso di povertà e gioco d'azzardo dove pare che gli ideali siano morti e sepolti. Ma la nostra nuova poco allegra famigliola è fuggita oltre i suoi confini, oltre il deserto fino al mare.

Hania è cresciuta e questa nuova Hania deve ancora plasmarsi. Non mi ha convinta appieno, ma come questo volume è il cuore della saga, anche Hania è in periodo di transizione, alla ricerca di una nuova se stessa che deve divenire cavaliere.
Rois, figlio di Haxen e Dartred, diventa per lei un grande appoggio, un alleato, ma dalla sua nascita la trama rallenta e ristagna in una vita quasi ordinaria dove passano anni come niente fosse. Ho perso il conto degli anni trascorsi, si capisce solo che Hania è ormai una ragazzina e il fratello ne ha... sei? Non ricordo bene. La parte che si svolge sul mare mi è sembrata molto lenta, pesante e occupa una buona parte del libro, tanto che alla fine la maggior parte di questo mese di lettura si è arenato lì.

Per forza di cose, l'autrice finisce col ribadere fin troppo spesso gli stessi concetti e le stesse cose in questo periodo narrativo, tanto che distraendomi saltavo pure qualche riga, al che mi dicevo che non era il caso, chiudevo il libro e la sera dopo non avevo molta voglia di riaprirlo. Peccato, perchè in realtà l'inizio di questa trilogia mi era piaciuto ed ero molto curiosa anche se il continuo già mi convinceva poco.

Pare, dal finale, che questo periodo transitorio sia finito e la situazione si sia assestata e rimessa in carreggiata. L'obiettivo pare chiaro, non facile, ma promette un risollevamento narrativo, se non altro. Sono ancora più convinta che quest'autrice, per il suo stile, non sempre può piacere rispetto allo stile più diffuso che si ritrova nel fantasy. Lei è più diretta, più semplice... a volte più "ignorante", specie nei dialoghi, nel come le persone parlano. Lo trovo molto diverso dagli standard, più terra terra.

E niente, diciamo che sono abbastanza delusa rispetto a ciò che mi aveva lasciato il primo e guardo al terzo volume con un misto di speranza e rassegnazione. Non so come finirà, ma so che se non fosse stato per l'affetto verso l'autrice e il suo modo di raccontare la storia, avrei dato due stelle e non è che io le dia molto spesso.

Adesso mi leggo Il Colore della Magia. Me ne han parlato così bene di questa serie famosa... che io assolutamente non conoscevo. Ho preso il primo volume con grande curiosità. Spero non sia anche questo una delusione...

martedì 21 febbraio 2017

BUK Festival 2017

Terzo anno, secondo in cui faccio presenza due giorni su due da mattina a sera, montaggio e smontaggio compreso allo stand del S.E.U.
Due anni in cui questa fiera ci ha sempre messo in dei posti talmente sfigati che, mentre il corridoio centrale era invivibile, da noi c'erano forse dieci persone. E si paga tanto quanto gli stand che stanno nel corridoio principale, solo che di vendere si hanno ben inferiori possibilità. Nonostante tutto, ce la siamo cavata e abbiamo fatto i salti mortali per promuovere l'associazione e dare visibilità ai nostri autori, riuscendo a vendere un po' di tutto.
Per fortuna avevo buona compagnia e ci siamo comunque divertiti nonostante la stanchezza e lo sfinimento, complice il caldo soffocante del Foro Boario di Modena.

Nello stare lì, vi giuro che tutte le volte avrei voglia di scrivere un libro... avete presente People from Ikea (o qualcosa del genere)? Ecco, io vorrei scrivere People from Book Festivals perchè vi assicuro che ne verrebbe qualcosa di davvero molto curioso e divertente.
Ci farò davvero un pensierino, qualcosa di leggero e carino dedicato alla convivenza con i colleghi, tra sintonia e guerra delle vendite, con il popolo che viene in fiera e i suoi perchè (e i perchè che lascia a noi dall'altra parte); ma dopotutto io stessa bazzico le fiere, per cui ci inserirei anche l'altro punto di vista, perchè non è che solo i passanti sanno essere strani, a volte anche oltre lo stand si nasconde qualcosa di curioso.
People from Book Festivals... sì sì, devo farci un pensierino (come se non avessi abbastanza progetti in cantiere...)

Adesso ho la casa invasa dai pacchi e devo ancora sistemare tutto. Ieri sono morta a letto tutto il giorno XD ero troppo distrutta. Domani mi serve un po' d'ordine che abbiamo sessione e non posso confidare nel pomeriggio perchè devo andare a fare una risonanza magnetica (che gioia) e quindi o domattina o stasera... e ho pure stoffa e cartamodelli sul tavolo! Insomma, sono in mezzo al caos... però volevo scrivere due righe memoria sulla fiera.
Niente, adesso mi metto al lavoro, sennò non ne esco... *sospiro*

giovedì 9 febbraio 2017

Un po' di musica con due chiacchiere #6


Uno ha già una giornata non proprio allegra, poi ci si mette la riproduzione causale a tirarti su... eh...
Comunque oggi bellissimo risveglio con giramenti di testa e intorpidimento agli arti. Che gioia... per stendere i panni mi sembra di aver fatto una maratona. Vorrei scrivere, come sempre, ma con la testa che sembra galleggiare nel limbo non è tra le cose più semplici, inoltre sono in uno di quei periodi di mega scoraggiamento dove ti chiedi chi te lo fa fare e perchè non funzioni questo o quell'altro fattore.
Esattamente come dopo l'euforia di vedere che almeno l'ebook gratuito è stato scaricato centinaia di volte, ti prende male perchè di recensioni non ne arrivano...


Certo, io stessa di ebook gratuiti ne accumulo un sacco (no, siamo sinceri: io accumulo anche cartacei...) però su tutta questa moltitudine, possibile aver avuto solo un paio di riscontri? E' un po' avvilente in verità. E sicuramente non ti dà la spinta a scrivere ancora con entusiasmo e voglia di rincorrere un sogno ormai di molti, molti che non sempre comunque ci riversano il giusto impegno perchè, bisogna dirlo, di libri brutti ne esisto e ne esisteranno. Non crediate che sia solo merito del self-publishing perchè contribuiscono a questo anche le case editrici a pagamento e quelle che non fanno alcun tipo di editing, preferendo far numero che produrre qualità!


Ho voglia di cucire, ovviamente nulla per me e neanche voglio fare l'abito ai miei per il matrimonio. Al momento sarebbe solo un rigirare il coltello nella piaga, quindi dato che ho della stoffa di un'amica da un po' per farle qualcosa, penso proprio che mi dedicherò a quello, magari funziona, magari mi dà una spinta a uscire dal pantano. A volte basta cominciare per riuscire a fare e, dato che probabilmente ho una fiera in programma per conto mio, potrei iniziare a cucire qualcosa da portare là, tipo qualche draghetto dato che non ne ho pronti in casa.


In realtà ho una malsana idea in testa da un po'... quella di modellare la creta. Non sono mai stata amante delle ore di plastica, però se mi piaceva quello che dovevo fare, me la cavavo e ho fatto un paio di anni dove mi sono divertita un sacco col cernit, quindi boh, avevo quest'idea di modellare qualcosa, partita anche dal fatto che raramente trovo delle statuette di draghi che mi piacciono (e se le trovo, di solito le prendo, ammesso non vengano un rene). Prima o poi mi compro un bel panetto di creta e vediamo cosa ne esce... al massimo avrò buttato qualche euro e del tempo (come se non ne buttassi già abbastanza).
Per ora l'unica cosa certa su cui mi sto arrovellando è la cena di San Valentino dove vorrei portare a termine un menù da quattro portate e farmi trovare tutta in tiro (anche se so già che il ciclo ritarderà a sufficienza da martellarmi le ovaie tutto il giorno rendendomela un'impresa insormontabile).


Ultima songa! Devo dire che oggi proprio non mi vuole risollevare l'umore... ma vabbeh! Intanto sto raffreddore mi uccide e io volevo imparare a suonare il mio nuovo flauto nativo americano, ma se non respiro diventa proprio un'ardua impresa! Adesso ho commissionato un altro regalino, stavolta di coppia, per me e per il mio amoruccio che tanto gli anelli non li porta, però ho visto che i ciondoli sì, quindi attenderò con ansia da Etsy il lavoro che puntavo da quando ho visto quei pendenti a Camden Town, solo che costavano davvero troppo... Ah vero, son stata a Londra! Ne parlerò un'altra volta.

mercoledì 1 febbraio 2017

Cercando di organizzare un matrimonio non tradizionale - parte terza

Avete presente quelle delusioni immense, quelle che ti colpiscono come una mazzata, quelle che poi non sai nemmeno come comunicarle al prossimo... tipo che il matrimonio slitta di un anno.
Ciao mamma, ho una novità: quest'anno non ci sposiamo.
Non puoi far altro che buttarla lì con tutta la leggerezza del mondo, un po' come dire: sai che ti dico, mi prendo più tempo, così faccio le cose con più calma.
Certo, peccato queste siano considerazioni che riesci a fare a freddo o che ti racconti per cercare di frenare le lacrime, la rabbia e la voglia di uccidere qualcuno nel momento in cui scopri che la location ha dato la data a qualcun altro.

Ogni volta parlarne mi urta... ma praticamente una combo tra banca e location ha fatto sì che il nostro matrimonio saltasse. Tanto per cominciare, devo capire a cosa serve l'omino allo sportello della banca se alla richiesta "devo fare un bonifico" lui ti indica il totem dove fai da solo. Totem che ti rilascia un foglio inutile, ma che comunque noi abbiamo mandato alla mail della location come prova.
Per settimane la location non ci ha risposto nè per mail nè per telefono, neppure la banca si è degnata di dire nulla in merito a 'sto bonifico. Fatto sta che i soldi non sono arrivati e la location ci ha scritto per dirci che aveva dato via la data. Non si son scomodati prima a rispondere o a farci notare che il bonifico non era arrivato, magari avremmo controllato e cercato di capire cosa era andato storto... semplicemente: arrivederci, arrangiatevi.

Grazie merde, grazie.
Adesso, ovviamente, la tentazione sarebbe quella di mandarli a quel paese e cercare altro, ma vogliamo qualcosa di ugualmente bello o anche meglio, cosa non facile. Gireremo mille posti nella speranza di poterlo depennare dalla lista con un "a mai più rivederci".
In tutto questo, pare che i genitori l'abbian presa bene. Delusi, sospettosi a tratti, quasi si immaginassero un motivo differente. I nostri testimoni invece son rimasti saldi e son partiti alla carica dicendo: gireremo mille castelli e ne troveremo uno migliore! Lo spero... la gestione di quello che avevamo scelto lascia davvero a desiderare.

Digerita la notizia (ma ancora brucia) cosa fai? Cerchi pensieri positivi... del tipo: ho più tempo per confezionare gli abiti, ho più tempo per organizzarmi autonomamente per gli allestimenti, ho più tempo per pensare a tutti i dettagli e posso dilazionare alcune spese.
Magra consolazione, ma che vogliamo farci? Aspetteremo che anche il 2000 sia maggiorenne, magari era destino che non fosse il 2017. Prendiamola da fatalisti insomma, anche se comunque è sempre triste. Quasi ormai ci avevi fatto l'idea a chiamare il tuo uomo non compagno/fidanzato ma piuttosto marito, ad avere un anello sempre fisso all'anulare... e invece nulla.
Certo, se ci si ama non cambia nulla, ma son quelle cose che danno fastidio, specie quando succedono perchè l'organizzazione altrui non funziona, che sia la location, che sia la banca del menga.

Adesso mi metto l'anima in pace e continuo ad accumulare stoffe, pizzi, passamanerie per gli abiti. Continuo ad allargare l'album e le wish list di idee per l'allestimento e confido di trovare una nuova location di cui innamorarmi nella speranza di non dover avere di nuovo a che fare con gente che non risponde e sparisce per settimane!