Se vi capiterà di guardare in rete cosa se ne dice, troverete opinioni molto discordanti. Credo che succeda spesso quando un libro ha un certo tema o un certo stile (o entrambe le cose) ben identificabili e sui gusti non si discute. Io personalmente apprezzo lo yaoi, sono cresciuta a fantasy e manga come l'autrice e quindi la recensione che farò di questo libro sarà positiva, anche se, in conclusione, lascerò alcune riflessioni e pensieri in merito alla storia di questa serie che si è fermata al primo volume.
Trama:
Città Verde. Un centro portuale ricco, frenetico, abitato da elegante nobiltà e facoltosa borghesia, numerose confessioni religiose e teatro di scambio tra le più grandi città del continente. Un luogo affascinante di cui Shyar ha visto l’altra faccia della medaglia, quella che non si racconta, anche se ha solo quindici anni. Orfano, è stato cresciuto alla Casa di Miseria della città, ed è venuto per lui il tempo di essere mandato a servizio presso un qualche nobile. Un lavoro che ritiene tedioso ed insignificante, perché Shyar ha un carattere strano nonostante le sue umili origini: freddo, altero ed insolente. Un’indole che lo ha reso famoso con gli orfani del quartiere. D’aspetto esile ha la pelle bianca, ricci neri e occhi di un verde-grigio tanto distaccati da manifestare disinteresse per ogni cosa; finché quegli stessi occhi non si posano sul suo nuovo padrone: Xewonyan Ventridys. Il solo mago della città e unico personaggio allo stesso tempo temuto, ammirato ed odiato dall’aristocrazia, la quale fa a gara per accaparrarsene i favori. Shyar diventa il servo personale dell’uomo. Lo Stregone dei Veleni è un individuo oscuro ed imperscrutabile: tanto affascinante e pungente con le donne –suo unico vizio–, quanto pericoloso, crudele, arrogante, imprevedibile e tetramente seducente. L’interesse di Shyar non solo si accende, ma divampa in un sentimento che diviene ossessione ed agonia per un uomo che lo devasta, dice di non volerlo, ma è inevitabilmente attratto da lui.
La Maschera è la storia di un amore che diviene quasi follia, il racconto di un ragazzo dalle doti uniche e dell’uomo dall’immenso potere che lo porterà a svilupparle.
Sui personaggi: se non si amano storie con rapporti omosessuali, inutile dire che questo è un libro che non fa per voi. Diversamente, riconoscerete lo stereotipo tipico degli yaoi, con una parte nettamente dominante. Xewon è il bello, tenebroso e stronzo che nasconde i suoi veri sentimenti, il cui passato è oscuro e di cui non si capisce granché. Come personaggi a me ricordano molto quelli di Ayano Yamane, specie in The Crimson Spell, che comunque è una serie che amo anche se probabilmente morirò prima di vederne la fine.
Non è nascosto che questo libro sia nato sul web dove l'autrice, sotto lo pseudonimo di Axaly, ha pubblicato questa storia a puntate prima di raccogliere il tutto in un volume pubblicato da una casa editrice sconosciuta (almeno per me) da cui poi ha ricomprato i diritti. Non ho indagato molto sui motivi, ma evidentemente le cose non hanno funzionato. E a questo punto parliamo della nota dolente: ultimi aggiornamenti in merito a un sequel sul blog dell'autrice datati 2016 e poi più niente. Evidentemente anche una volta riacquisiti i diritti le cose non sono filate lisce e la stesura è rimasta ferma a un primo capitolo che si trova sul blog.
Come ho avuto il libro? Ho trovato l'autrice con lo stand a Grazzano Visconti. Anche io ero in fiera col mio libro, una delle ultime che ho fatto credo, e quindi l'ho comprato e ammetto che è stato uno dei pochi libri di cui ho cercato subito il seguito prima di arrivare alla fine. Scoprire la sua storia mi ha forse frenata nella lettura, rallentata di sicuro, ma non perchè non mi piacesse, ma perchè sapevo che sarei rimasta con una certa insoddisfazione. Ci ho messo anni tra acquistarlo e leggerlo e adesso, a 5 anni dalle ultime notizie, non so quanto sarà probabile che il 2 arrivi, ma d'altronde io stessa sono ferma nella scrittura pur non avendo abbandonato il mio mondo, quindi mai dire mai...
Per il resto io ho trovato che questo libro sia molto immersivo e facile da visualizzare, io me lo sono visto dinnanzi proprio come fosse disegnato dalla Yamane e non credo che sia un difetto dato che è evidente l'influenza alla base della storia e nessuno da nessuna parte ha negato la correlazione con manga yaoi. Ritengo sia uno di quei libri dove i gusti personali incidono per forza di cose nella valutazione e nel piacere della lettura, e io l'ho preso sapendo che sarei andata incontro a qualcosa che avrei apprezzato, anche se poi quando l'ho sfilato dalla libreria non mi ricordavo nulla e sono andata a caso... cosa che è stata come una piacevole sorpresa che mi ha aiutata a leggere in un periodo dove mi è davvero difficile concentrarmi.
Spero che Paola prima o poi porti avanti questa sua storia e io sarò prontissima a comprare il secondo volume di questa saga!