Pare sia una cosa comune col caldo perdere la voglia di fare le cose, specie le più antipatiche come pulire, ma non è il caldo il problema (è un problema comunque, sia chiaro, ma sta passando). Ormai la riconosco quando striscia e serve poco perchè attacchi con la sua morsa fetente: si chiama depressione. Non la depressione per dire, ma quella vera, quella che arriva con una diagnosi dello psichiatra assieme alle medicine.
Io gli psicofarmaci li ho presi e son stata forse anche peggio da un certo punto di vista. Prendevo cinque pasticche al giorno tra antidepressivo, ansiolitico e sonnifero. Dormivo tutto il giorno e avevo il cervello annebbiato, non riuscivo manco a pensare lucidamente e mi faceva comodo così. Se non puoi pensare, non puoi star male e dormivo. Mia mamma e il mio ragazzo, dopo che la psichiatra rispondeva che lei non poteva farci niente e che le pasticche non c'entravano, han deciso di non darmele più.
Ne ho sentito la mancanza. Ci sono momenti tutt'ora in cui rivorrei quel cocktail per spegnere il cervello, dormire ed estraniarmi dal mondo, ma da una parte so che è meglio evitare. La dietista da cui sono stata mandata durante questi mesi di avanti-indietro dall'ospedale (una storia lunga) ha provato a prescrivermi i fiori di Bach. Ero scettica in merito al loro funzionamento, è mia mamma quella che è più propensa all'uso delle erbe e compagnia, ma dato che non avevo nulla da perdere ho provato e… funzionano.
La mia ricetta mi costa intorno ai 15 euro a boccetto, neanche tanto, ma ho fatto l'errore di metterlo nel cassetto del comodino, troppo vicino al cellulare e quindi son andati a male. Mica ci credevo che dessero veramente noia gli apparecchi come cellulari e computer a certe cose… ora devo farmeli rifare, ne sento il bisogno perchè da quando non li prendo il mio umore è tornato a peggiorare.
Mille idee, mille cose che dovrei fare, ma passo le giornate distesa sul letto a fare solitari al computer o, peggio ancora, a fissare le pagine di facebook senza interesse. Addirittura mi sta fatica guardare le immagini su DeviantArt… da una parte c'è rabbia nel riconoscere il mio stato e dall'altra una forza troppo debole per cambiare la cosa.
E’ snervante, ti stanchi anche a non fare nulla a forza di arrovellarti sempre sullo stesso pacco di pensieri e seghe mentali. E alle fine trovi più piacevole sfogarti su una pagina virtuale piuttosto che stare a parlare con te stesso senza arrivare a niente, tanto vale svuotare la testa rendendo “concrete” le parole che ci rifrullano dentro, c'è pur sempre la speranza che una volta buttate fuori non si riformino uguali, no?
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