Altri mesi di silenzio...
Effettivamente sono ferma con le letture e solo dai prossimi giorni riuscirò a tornare a scrivere.
Sono stata molto presa dal fare fiere, partendo con la Festa delle Fate a Garda, poi il Narsilion a Grazzano Visconti, quindi Signoria in Festa a Firenze per concludere con il Celtic Festival a Guastalla.
Ho creato, cucito, imbottito e perlinato raccogliendo, peraltro, ottimi risultati nonostante non credessi affatto nelle mie capacità. In realtà ci credo ancora poco, però i mercatini mi piacciono a patto che riesca ad avere dei momenti in cui isolarmi nel cucito affidando lo stand agli occhi del mio compagno.
Lui è l'uomo dalle mille idee, scarsa voglia, perfezionismo, accidenti, ma poi quando fa, fa bene e raccoglie la sua dose di soddisfazione, per non dire che ci sa fare col pubblico a differenza mia...
Se non fosse che lui sta passando un periodo in cui non è più sicuro di nulla, io un per sempre ce lo vedrei bene.
Speriamo sia un periodo.
La salute non esiste. Dolori e vertigini sono all'ordine del giorno, la sensibilità è poca in molte parti del corpo, mani comprese.
Bisogna abituarsi anche perché in ospedale non danno grande peso al fatto che io creo... per loro ovviamente è un hobby rinunciabile, io dovrei avere una pensione d' invalidità... il fatto è che neanche l'ho chiesta. Dovrei fare l'aggravamento da boh... un anno o più, ma continuo a rimandare... Non so se sia vergogna, orgoglio o demenza, ma fatto sta che loro la relazione me l'hanno data, la psichiatra continua a dirmelo e io boh... non so capirmi.
La delusione più grande è essermi resa conto che mi stanco anche a far niente. Ultimamente se mi sveglio prima di mezzogiorno, dopo pranzo crollo per almeno un'ora; diversamente latito nel coma.
L'orario in cui riesco maggiormente a trovarmi è svegliarmi alle 14 e andare a dormire a notte fonda. Non è un granché, lo so... vita da vampiro.
Fare live è quasi più una presa di posizione che altro. Mi stanco subito, di conseguenza diventa tutto pesante, non riesco a fare cosa vorrei ed essere come vorrei... mi sento solamente un peso e nel momento in cui perderò il personaggio che ho attualmente, credo che ci metterò una pietra sopra.
Piuttosto investiró energie per aiutare negli eventi di amici e lascerò liberi gli stessi dai miei malesseri.
È un periodo torbido... soddisfazioni materiali e tanti problemi a livello emotivo.
Vedo il mio castello farsi instabile e pare che io non possa far niente per rimediare. Posso solo stare a guardare e cercare di fare meno rumore possibile per paura di rompere questo fragile vetro che fino ad ora mi era parso solido come acciaio.
Faccio finta di nulla, poi crollo, annego nei pianti e quindi rinizio da capo, sperando che un giorno tutto torni a splendere...
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