mercoledì 1 marzo 2017

I Giorni della Sposa di Kaoru Mori

Kaoru Mori era arrivata in Italia con Emma, ma io ne ero all'oscuro e a quel manga non avevo prestato grande attenzione. Quando è arrivato I Giorni della Sposa (Otoyomegatari) era il 2011, sfornato dalla JPOP che ha visto negli anni molti dei nostri soldi. Sono passati già 6 anni e siamo a 8 volumi in Italia (9 in patria, in corso) e non mi stancherei mai di leggerlo.
Negli ultimi tempi abbiamo praticamente smesso di acquistare manga e fumetti, ma ieri Luca voleva trovare il nuovo Dungeon Food e con l'occasione gli ho chiesto di trovarmi i volumi dal 5 all'8 e così stanotte/stamattina mi sono rimessa in pari!


La cura dei disegni, con millemila dettagli sia nei costumi che negli sfondi, mi ha fatto adorare questo seinen manga (ovvero un manga rivolto a un pubblico femminile adulto) ambientato nel XIX secolo nell'Asia, in regioni dai costumi particolari e bellissimi. L'autrice fa spostare la storia in varie regioni, facendoci conoscere storie di donne diverse, anche se Amira (quella in copertina) è la protagonista che vedremo più spesso ed è la prima sposa che conosciamo, unita in matrimonio a un ragazzo che ha 8 anni meno di lei (20 lei, 12 lui) e che appartiene a una tribù molto diversa.
Amira è una cacciatrice provetta, l'arco è l'arma prediletta dalla sua gente così come i cavalli la loro ricchezza. Sa ricamare, cucinare... è la moglie perfetta! Ma la sua vita non sarà molto serena, alle prese con una famiglia tutt'altro che facile.

Il mio defunto personaggio del live si voleva ispirare, dopo un primo momento, a questi costumi, ma alla fine non ho mai trovato il tempo e la concentrazione per farmi un costume come volevo... con "come volevo" intendo che avevo intenzione di ricamare laddove non fossi riuscita a sopperire con le passamanerie. Sarebbe stato un lavoro lungo e probabilmente sprecato per un live... per non dire che avrei potuto rovinarlo fin troppo facilmente. Allo stesso modo, Azer (il fratellone figone di Amira) era l'ispirazione per il personaggio del mio compagno e... quanto è figo Azer. Nel sesto volume si vede un sacco e io sbavavo. Prima o poi mi piacerebbe comunque realizzare uno di questi costumi!

L'autrice disegna una mole di bestie impressionante e con una certa cura. E' la cura di tutto l'insieme che mi rende la lettura piacevole; le scene di quotidianità, dal cucire al cucinare, dai preparativi delle nozze alle varie usanze dei popoli, tutto ha un'atmosfera particolare che mi rende questo manga assolutamente gradevole. Dopo averlo letto, di solito continuo a sfogliarlo per un bel po' godendomi le immagini. Mi piacerebbe essere capace di una tale pazienza e precisione, ma ultimamente tendo a tirare via i disegni, specie in fase di colorazione... tanto che adesso preferisco colorare quegli album di disegni per adulti (ho quello dei Mandala, anche se doveva essere di Luca).


Non so quanto dovrà passare prima di avere il nono volume, sob, ma nel frattempo continuerò a godermi questi, sfogliandoli e immaginandomi di fare un costume come quelli... e che probabilmente non farò mai XD
Lo straconsiglio se vi piacciono le storie di vita ad ambientazione storica, senza nulla di strano, senza chissà quanta azione. Vita normale con usi e costumi a noi forse estranei, ma interessantissimi!

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