lunedì 31 ottobre 2016

Il Cavaliere di Eron - L'Avvento di Laura Santella


Continuano le mie letture made in Italy. Ho questo libro da un bel po'... penso dalla prima fiera che io e Laura abbiamo fatto assieme due anni fa, quando ci siamo praticamente conosciute. Come al solito, tendo a far stagionare i libri prima di leggerli... Potrei dire che ho aspettato la fine della trilogia per leggerli tutti assieme! In realtà semplicemente mi perdo nella mole di letture che scelgo e quando devo leggere libri di autori che conosco almeno un po', ho sempre un minimo di apprensione sapendo poi di dover scrivere quello che ne penso. Vero, nessuno mi obbliga, ma ormai è diventata un'abitudine a cui tengo così come tengo alla sincerità. In questo caso, conoscevo meglio di altre volte l'autrice, e appena ho aperto il libro ho iniziato il mantra: ti prego fa' che sia scritto bene, ti prego fa' che sia scritto bene!
E ho tirato un sospiro di sollievo: è scritto bene!



Dovuta premessa: la mia edizione non è quella attuale, quindi alcune cose saranno state probabilmente già sistemate (anche perchè ho iniziato il secondo e son state corrette), quindi il mio commento sul lato tecnico si riferisce alla precisa edizione che ho io.
Il primo impatto mi ha stranito: ha usato la carta patinata, come quella delle riviste. Credo che nella stampa recente non sia più così e credo anche che il cambiamento sia stata una buona scelta. L'inchiostro si rovina facilmente sulla carta lucida e difatti ci sono alcuni difetti a bordo pagina, ma non molti.
Rimanendo in ambito visivo/tattile, la copertina mi aveva sempre spinta a pensare al classico drago rosso e il cavaliere in armatura metallica, ma la copertina non rispecchia i colori reali: il drago è nero, il cavaliere è bianco. Classico per il resto può esserlo, ma comunque piacevole.

Trama:
La storia è incentrata sulle avventure del mitico cavaliere di Eron: un guerriero senza macchia e senza paura, proveniente da un altro mondo, pronto ad affrontare chiunque e qualsiasi cosa pur di difendere il regno di Eron ed il suo popolo. A ricoprire questo ruolo sarà chiamata una persona molto particolare che, a prima vista sembrerà estremamente inadatta, ma che alla fine, si rivelerà forse la carta vincente per sconfiggere il terribile e spietato re Kales di Lamdas ed il suo esercito stregato.
Infatti, una potente ed oscura magia avvolge e fortifica i nemici di Eron che, in balia di una guerra spietata e, apparentemente, senza senso, può solo rivolgere le proprie preghiere al leggendario cavaliere.
Azione, intrighi, battaglie, magia, comicità e romanticismo in una storia che vi coinvolgerà e vi terrà col fiato sospeso fino all'ultimo capitolo. La chiave di tutto saranno i dettagli…
Quale sarà il destino di Eron e del suo cavaliere?
Allora, un micro spoiler va fatto..: questa persona particolare la si conosce fin da quando si apre il libro... o meglio, dopo il primo capitolo. Jade è una ragazza come tante, che ama lo studio e, complice un carattere un po' remissivo, questo suo lato viene sfruttato dai compagni che, altrimenti, non la considerano affatto.
Caso vuole che venga richiamata ad Eron tramite un portale e venga accolta come il rinomato Cavaliere di Eron! Cavaliere? Di chi? Eroche? Più o meno la reazione è questa, ma bisogna riconoscere che Jade, prima di tutto, ha un cuore buono e generoso e di voltare le spalle a quella gente che l'accoglie come la loro salvatrice, proprio non se la sente.
Re Iron di Eron non si lascia scoraggiare dal fatto che sia giovane, femmina e non sappia fare nulla di tutto quello che narra la leggenda: è solo questione di allenamento, di ricordare, rispolverare! E così viene affidata al mago Leaf e a sir Robert per recuperare le sue doti magiche e militari.

Jade è veramente il cavaliere di Eron, nessuno ha dubbi tranne il principe Phin (che ogni tanto è di un tale odioso che lo strangoleresti) e Rufus, tenente che deve aiutare Jade nei suoi allenamenti e che alla ragazza non dà nessun appoggio, considerandosi quasi preso in giro dall'incarico del suo comandante.
Tutti avranno modo di ricredersi e Jade stessa scopre di poter essere diversa. Nel mentre si legge la storia, i progressi del cavaliere, le battaglie contro l'esercito di Kales, la guerra... quel che più si segue è l'evoluzione di Jade che, ragazza o cavaliere, è sempre Jade che impara, cresce e trova una forza che forse nemmeno immaginava di avere.

In questo scontro buoni contro cattivi, forse il finale è abbastanza ovvio per chi è avvezzo al genere, ma a un certo punto mi son pure detta "poco importa" perchè alla fine mi risultava il contorno di un eroe, diciamo pure la nascita di un eroe. Certo, il cavaliere di Eron era già venuto quattrocento anni prima, ma Jade non ricorda nulla e quindi riparte da zero benché alcuni gesti le arrivino semplici e naturali, guidati proprio da quella memoria perduta.
Il vissero tutti felici e contenti in realtà non è propriamente il finale che viene presentato. Quel "tutti" non c'è, né da una parte, né dall'altra ed è proprio dall'altra parte che ti dici: grazie Laura, bel finale... e se non avevi già scritto il secondo io che facevo?
Non dirò perchè, ma ci sono due cose ben precise che devono avere assolutamente risposta, ma tanto ho già iniziato il secondo. Per ora ho solo un grande odio per qualcuno...

Ho il segnalibro con sir Robert, scelto perchè mi piace molto Jeremy Irons e devo dire che non ho faticato a vederlo in quei panni e nelle sue battute (poi l'immagine scelta lo raffigura nel ruolo di Brom in Eragon, altro personaggio che ho amato e che nel film non rende), ma ancora di più ho amato sir Bork. Non sono molto avvezza ad innamorarmi delle eroine, ma Jade mi piace, non posso dire di amarla, sarebbe eccessivo, ma comunque è un tipo apposto. Certo è che è molto naturale e sincera, nel secondo poi i suoi sentimenti sono molto condivisibili.

Nella prima edizione c'era il problema dei dialoghi tutti di seguito all'altro. A volte ci si perde un po' a capire chi parla, ma ho visto che già nel secondo la cosa è stata sistemata, quindi presumo sia un problema relativo alla vecchia stampa. A parte qualche micro refuso qua e là, si legge bene e scorre molto rapidamente. Un fantasy classico, epico, adatto a tutti con una protagonista "normale" che diventa speciale per poi tornare alla sua normalità con una nuova forza, pronta a riconquistare la sua vita senza bisogno di spada e magia.

Adesso sto leggendo il secondo e spero di rivedere Yleana (scritto giusto? Ora ho i dubbi...) e aspetto le mie cruciali risposte ai dubbi lasciati nel finale del primo. Sono già attrezzata anche col terzo, quindi lettura tutta di fila, anche se a inizio del secondo c'è un pratico e utile riassunto del primo volume!

Adesso niente, inizio a pensare a cosa mettermi stasera... cena di Halloween is coming!

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