mercoledì 12 ottobre 2016

Elissa e altri racconti di Franca Adelaide Amico

Ogni tanto, quando mi capita l'occasione, son sempre curiosa di leggere quello che scrivono i colleghi anche se non si tratta del mio genere. Diciamo che io leggo quasi solamente fantasy, ma più di una volta sotto consiglio ho trovato bei libri anche in altri generi. In fondo, anche se preferisco il fantastico, non è detto che non sappia apprezzare un libro scritto bene che mi parla di realtà.
Di raccolte di racconti ne ho lette un sacco, anche perchè facendo concorsi, capita poi di venirci inseriti e, a quel punto, si è curiosi di vedere con chi ci siamo contesi l'onore, no?
In questo caso partivo preparata: un'associata S.E.U.
Sapevo di cosa parlava il libro. A prima impressione, quando vidi la copertina, pensai a una raccolta di racconti per bambini o, se non altro, anche per bambini, ma devo dire che credo che un bambino non comprenderebbe il messaggio che l'autrice vuole dare con questa serie di racconti. Penso che, semplicemente, un bambino sia all'inizio del cammino della vita e che, quindi, non possa comprendere l'arco e il cerchio dell'esistenza. Non ancora.


Trama:
Una silloge che ha la "pretesa" di far riflettere.
Vi siete mai incamminati per le strade impervie del vostro Io, quando le luci della sera si smorzano e unico compagno nel vostro viaggio rimane il vostro cuore? Avete mai provato la sensazione unica e irripetibile del cammino che ha il sentore di un pellegrinaggio, della sabbia fresca della sera su cui riposare le vostre membra affaticate dal lavoro di un' intensa giornata? Ecco: queste sono le sensazioni che Elissa, Selima, Elexel, Rumi, Eusina ed altri personaggi vi concederanno La raccolta si apre con una trilogia di stampo più propriamente esoterico: inizia con Rumi, il pellegrino che vaga attraverso i quattro punti cardinali per apprendere che la Verità sta nella ciclicità della storia di tutti gli esseri viventi. Continua poi, con Elexel e il suo Graal, coppa di saggezza . Termina con Elissa, che rappresenta l' occasionale battuta d' arresto nel percorso della spiritualità.La seconda parte della sezione, comprende, invece, racconti di tipologia che varia dall'intimistico al realistico. Vengono trattati i temi del "diverso", della ricerca della propria identità,della diversa angolazione attraverso cui osservare fatti e persone. Conclude la silloge, un racconto scritto trentasette anni fa che costituisce, pur nella sua essenza apparentemente vetusta, uno spunto di riflessione su cosa intendere come  malattia" e "salute".
I racconti sono molti, alcuni più brevi di altri. Alcuni hanno un inizio e una fine chiari, altri sono quasi spezzoni di vita presi casualmente.
Il primo dei tre (che rappresentano un po', secondo me, la parte più originale) è uno di quelli che ho apprezzato meno, forse perchè è difficile capire lo scorrere degli eventi, il tempo che passa (se passa), il contesto, il personaggio... sembra tutto un po' confuso. Il secondo, invece, ha un contesto che riesce già subito ad ancorarsi e contestualizzarsi con la presenza del Graal, sebbene non ruoti tutto attorno al mistico calice, bensì all'umile persona che si occupa di pulirlo.
Di Elissa avevo letto un estratto già prima di poterlo leggere completamente e rappresenta la chiusura di un'ipotetico cerchio, almeno per come l'ho visto io.

I seguenti racconti non hanno un filo a legarli se non quello di raccontare la vita così come può essere. Alcuni mi sono piaciuti più di altri e la conclusione, con un racconto scritto molto tempo prima degli altri, mi è piaciuta. Questo racconto in particolare ha un inizio e una fine più chiari degli altri e forse per questo sono riuscita a seguirlo con maggiore attenzione.

Il problema ricorrente in tutti i racconti è la punteggiatura.
L'autrice ama usare molto le virgole per inserire nelle frasi dettagli, una cadenza particolare e su questo non ho nulla da dire: credo rientri anche nello stile e, dopotutto, credo si abbini bene nel contesto.
Il fatto è che ci sono spazi ovunque prima o dopo la punteggiatura, nel posto sbagliato. Andrebbero un attimo rimessi in ordine così come la punteggiatura dei dialoghi, che così verrebbero fuori un po' più chiari, ma nulla di che. La cosa che più mi è rimasta impressa sono i due punti usati due volte a breve distanza nella stessa frase. Non credo si possa fare... non lo avevo mai visto fare, se non altro.

A parte queste cose prettamente tecniche, credo sia una raccolta adatta a chi vuole leggere qualcosa oltre le righe. Se questi racconti vengono presi come fine a se stessi, la raccolta potrebbe risultare piatta, vuota, senza un preciso nesso tra un racconto e l'altro.
E' stata una lettura fuori dal mio ordinario e non mi ha preso molto, però riconosco che non è scritta male. L'unico difetto è che ho visto che l'ebook non è fatto correttamente, quindi è come sfogliare un documento da stampa non ottimizzato per la lettura digitale... se non volete bruciarvi gli occhi, o zoomate o lo leggete da pc.

Torno al fantasy come mi ero preposta a inizio mese, cercando di fare spazio e ordine sul mio affollato comodino!

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