venerdì 2 dicembre 2016

E niente, questo è uno sfogo per il periodo del menga che sto passando... due settimane che non finiscono mai, uno stress dopo l'altro.
Prima non riuscivo a stare sveglia più di 6-8 ore al giorno. Dormivo sempre, non riuscivo a stare sveglia e avevo delle perdite ematiche. Pensando fosse il ciclo in anticipo ho lasciato perdere.
Son passate le perdite e il sonno, evidentemente non era ciclo e non stavo andando in letargo.
Poi passo al non riuscire a dormir più... o meglio: dormo, ma non mi riposo.
Addormentarsi è un'epopea e una volta che ci riesco, ho un sonno inutile che non mi fa riposare. Le gambe danno una noia insopportabile anche adesso che sono seduta, ma in piedi non riesco a stare perchè son troppo stanca.
Si chiama sindrome delle gambe mai stanche, ha mille possibili cause e nessuna vera e propria cura.
E sono tornate le perdite. Mi son detta: sarà il ciclo, il periodo è quello (anche se di solito si prende una settimana di riflessione prima di farsi vedere), ma ovviamente perdite troppo leggere e nessun dolore... un ciclo indolore io non l'ho mai avuto, quindi aspetto e spero.
Siccome non stavo già abbastanza uno schifo, da stanotte il braccio sinistro mi dà delle fitte allucinanti che arrivano a intorpidirmi la mano... che gioia eh?

Poi uno non ha il diritto di essere incazzato col mondo, stressato e scorbutico. Sinceramente poi mi incazzo io se una volta che uno fa notare una risposta data male si sente dire: non rompere, ho il mal di testa.
Bene, allora la prossima volta lo dico io non rompere, perchè io pagherei per avere solo un mal di testa. Io col mal di testa ci vivo praticamente, e ringrazio quando ho quello e non l'emicrania.
Pagherei per essere stanca come conseguenza di un qualche sforzo, non per l'aria che tira, perchè ti svegli che sei già stanca e col cervello talmente fuso che non ti ricordi nemmeno cosa hai scritto tu nel tuo libro!
Con tutta la frustrazione e la rabbia, la tristezza e l'esasperazione che sopporto, potrei farci una bomba atomica. Se uno si sforza di sorridere ed essere un minimo aperta al mondo, allora "vedi che non stai così tanto male?"
Ma vaffanculo! Col cuore proprio.

Dove la trovo altra pazienza, dove la trovo se ogni volta c'è sempre qualcosa che non va? Sono stanca fisicamente, mentalmente e vorrei davvero un interruttore per dire basta, pausa, io mi fermo qui. Voi andate avanti, io ho bisogno di fermarmi, non ce la faccio più.
Ma non ce l'ho... o non ho il coraggio di premerlo.
Domani è un altro giorno, altri mille impegni... la speranza di star meglio o star bene abbastanza da affrontarli e trovare la forza di sorridere, sopportare, stringere i denti e non mandare accidenti. E tanto qualcuno per questo penserà che mi lamento per niente, che dato che da fuori sembra che vada tutto bene, allora vada per forza tutto bene...
Ogni sera che butto giù le mie pasticche, lo faccio con la speranza che mi aiutino, che facciano il loro dovere e per aiutarle io ci provo, ci provo con tutta me stessa a fare qualcosa... ma quando passare l'aspirapolvere equivale a una maratona, sollevare un catino di panni ti uccide... beh, allora hai voglia di mandare a quel paese il mondo intero.
Ti senti inutile. Inutile.
Lo sei in fondo, specie se sei abituata a fare molto di più.
Non fai l'utile e non riesci a fare l'inutile.
Scrivere è un parto e ti senti distrutta quando non ricordi quello che tu stessa hai scritto, anche solo qualche giorno prima.
Sono distrutta, mortificata.
Non rispecchio le aspettative del mondo.
Non rispecchio le mie aspettative.
Forse sarò esigente e c'è sicuramente chi sta peggio, ma io non mi basto così.
Non mi sono mai bastata e adesso meno che mai.

Vorrei una soluzione in pillole, ma non c'è.
Sotto l'albero di Natale vorrei un po' di salute, di forza o se non altro di pazienza, perchè io ormai non ne ho più...

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