mercoledì 11 gennaio 2017

Luce di Ninfa di Luca G. Airale

Mi sa che era quasi il mio compleanno o comunque la data era vicina. Arriva un pacco da Amazon non certo preso da me e, aprendolo, mi trovo questo libro. Tutta felice, scatto una foto, la posto su Facebook ringraziando per il regalo e cercando il mittente, convinta che questo si sarebbe fatto avanti tra i miei amici più stretti... e invece no. Delusa, ma incuriosita dall'alone di mistero, mi riprometto di leggerlo quanto prima, ma sono sommersa di letture programmate, così quel giorno è arrivato a quasi un anno di distanza.
Ora che l'ho letto, se tu misterioso mittente leggerei queste parole, sappi che mi hai fatto un regalo meraviglioso che vorrei far leggere ad altre mille persone!


Non sapevo cosa aspettarmi perchè non ero andata nemmeno a leggermi la trama. Conosco l'immagine usata per la copertina perchè l'avevo già trovata in giro, ma non è che fosse molto risolutiva... mannari? Lupi? Mah, in realtà mi importava poco. Ero tutta presa dal mistero di chi me lo aveva spedito ed ero curiosa di scoprire se avesse o meno centrato i miei gusti. Invero, è stata una lettura nuova per me, ma in qualche modo giunta nel momento perfetto perchè ho imparato ad apprezzare le atmosfere nordiche e la relativa mitologia negli ultimi anni, giocando di ruolo in un'ambientazione a pantheon asgardiano.

Trama:
Dopo 500 anni, nel villaggio di Luviatar torna a ergersi la minaccia dei mangiauomini. La ninfa Iluvia e il santo Khodral, vissuti più di 5 secoli prima, erano gli unici a poterli affrontare, ma ora non ci sono più. Ad opporsi al male sarà il gruppo più improbabile di eroi: Hrotgar, predone vichingo; Yanik, mercenario borioso; Kyrk, principe decaduto; Serphent, cavaliere esiliato; Deokar, nano pazzo e infine Ha'Sharin, ladro fuggiasco. Eppure, chiunque può far pendere l'ago della bilancia nella lotta tra il bene e il male. Disse la ninfa Iluvia: - Come il male corrompe il bene più puro, anche il bene può germogliare dal male più abietto. Il fiore più bello nasce nel mezzo dello stagno fangoso, non nel giardino del re. Siate quel fiore, in questo giorno -. Nel frattanto, misteriosi individui dotati di grandi poteri manovrano nell'ombra, aiutando tanto i mangiauomini quanto il gruppo di inverosimili eroi. Qual è il loro gioco?
Solo dando un'occhiata ad Amazon noterete che è recensito benissimo e anche per me son state cinque stelle meritate perchè, a parte forse inizialmente il dover prendere confidenza con i pov dei vari personaggi, qualche refuso qui e là, la trama prende così tanto che questo libro viene divorato. Certo, se non vi piace il nord, non vi piacciono i fantasy crudi, beh, allora forse non vi piacerebbe, ma io l'ho trovato davvero ben fatto. I personaggi son belli, possono risultare più o meno antipatici ma sono coerenti a loro stessi fino alla fine. Non so se definirlo low magic perchè la magia c'è e a livelli divini soprattutto, ma diciamo che rispetto ad altri mondi, questo è molto più reale e verosimile, tanto che l'ambientazione ricalca la storia del nostro mondo, con i greci (ellenici), i romani (aureliani), barbari del nord e popolazioni anglosassoni.

Ammetto che fino ad oggi mi ero tenuta un po' distante da tutto ciò che concerneva i licantropi, un po' perchè preferisco i vampiri (che non brillano), un po' perchè ormai approcciarsi ai titoli da libreria relativi a creature fantastiche, significa quasi sempre trovarne una storpiatura per adolescenti e... no.
Qui c'è sangue, c'è violenza, c'è sesso ma c'è anche amore, lealtà ed eroismo. Viene da una campagna di gioco di ruolo, ma diversamente da altri libri di simile origine, qui non è così evidente. La sola ira del barbaro viene spiegata in modo assai più naturale, talvolta mistico e non stona nell'insieme, anzi... sembra qualcosa di naturalmente tramandato di padre in figlio, qualcosa di simile a un dono (e così viene chiamato).

Ho scoperto che c'è già anche il secondo libro, ma che dopo questo, l'autore non autoprodurrà gli altri ma cercherà un editore. Beh, dati i riscontri positivi ricevuti, credo che sia un'ottima scelta e spero che non farà fatica a trovarne uno pronto ad accettare un'opera che, in tutta sincerità, è davvero bella e ben scritta. Spero, piuttosto, che non gliela storpino. Ecco, questo sarebbe davvero ingiusto, perchè secondo me funziona molto bene già così com'è.

In realtà poi parlare di licantropi è un po' riduttivo. Dalla trama si evince che i nostri "eroi" dovranno affrontarli, ma non è così semplice, soprattutto le origini di queste bestie (in questo caso legate ai druidi del villaggio). Qualcun altro muove più ampiamente i fili e questo dovrebbe rassicurarvi sul fatto che i libri seguenti (non so quanti siano, ma è comunque al plurale) non saranno poveri di intrecci perchè molte cose iniziate in questo libro non hanno conclusione, anzi. I personaggi che preferivo sono tutti in piedi, quindi sono curiosa, molto. Misterioso mittente, trovami anche il secondo che Amazon non ce l'ha!

Personalmente ho trovato questo mix tra fantasy e realtà davvero perfetto, un'alchimia piacevole che ti rende facile immedesimarti e immaginare l'ambiente. Forse il fatto di avere a che fare con il gioco di ruolo da tavolo e dal vivo (tra l'altro in ambientazione simile) ha facilitato ulteriormente il seguire questo intreccio, ma credo fortemente che tutti possano affezionarsi ad almeno uno dei personaggi. Per i più allergici alle razze insolite che spesso si incontrano nei romanzi di genere, vi assicuro che per lo più qua abbiamo omaccioni per tutti i gusti, dal biondo al moro. Gli unici strani che abbiamo con noi sono un nano (e guai a chiamarlo tale) e un sidhe oscuro (che poi pronunciandosi shii non so mai che articolo usare...). Potrei dire che è un libro sia per gli amanti del low magic che del fantasy high magic, e so che risulta strano a dirla così... ma vi assicuro che potrebbe piacere ad entrambi!

Nel complesso penso che il mio personaggio preferito sia Hrotgar... mi dico da sola che è abbastanza strano perchè di solito non mi piacciono i barbari del nord, biondi-occhi chiari, e avrei giurato, fin da subito, che il mio preferito sarebbe stato Kyrk (il/lo sidhe oscuro, appunto). E invece no! Riescono a farmi piacere un barbaro... insolito, ma curioso. Questo libro mi ha fatto ricredere su un sacco di cose, evidentemente per come è narrata la storia o per come vengono presentate alcune particolarità... chissà.

E niente, devo rimanere a bocca asciutta perchè il secondo non ce l'ho e al momento nemmeno Amazon può trovarmelo... aspetterò di trovarlo sugli scaffali di una libreria, son sicura che prima o poi ci arriverà!

Nel frattempo, onde non beccarmi delusioni da impatto sul fantasy, mi metto a leggere tutt'altro genere riproponendomi la Kinsella; e ora scappo a fare le valige che stanotte vengono a rapirmi mauahhaha X'D

1 commento:

  1. Ciao Aurora, grazie per la bella recensione.
    Se vuoi leggere il secondo libro lo puoi trovare su Amazon: https://www.amazon.it/dp/B01LX2SH4W/
    (oppure cerca "Luca Airale Askeroth" su Amazon.it)

    Ti auguro intanto in bocca al lupo per i tuoi progetti odierni e futuri.

    Luca A.

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