E' un periodo in cui leggere mi è molto difficile. Il covid non c'entra nulla, semplicemente il mio livello di concentrazione è scarso da un po', un bel po', e non se ne esce. Ormai tipo è quasi un paio d'anni che va così, quindi vabbè...
Ero rimasta che leggevo il primo volume di Ravenloft scritto dalla Hamilton. L'ho letto ovviamente, ma dovessi raccontarvelo farei un po' fatica. Ha un inizio mooooolto lento, superata la grande salita la discesa è stata rapida. La scrittura mi è piaciuta, ma la storia è solo un incipit, quindi sì, mi è piaciuto nel complesso, ma non è nulla di che e non so se cercherò i seguenti.
Ma torniamo a noi! Ho fatto un periodo in cui ho cercato informazioni sul piccolo popolo e mentre Luca era in Trentino, gli ho detto che, se trovava qualche libro di leggende e similari, avrei gradito quello come souvenir. E Luca è tornato con questo, che poi ho scoperto che aveva una mia amica e se lo avessi scoperto prima, questo sarebbe stato depennato dai possibili acquisti...
L'idea di questo libro in sé mi piaceva, ce lo avevo anche in wishlist su Amazon, ma la realizzazione mi ha molto delusa. Purtroppo secondo me è colpa di come è stato organizzato e anche dell'editing. Ci sono molte ripetizioni e le categorie sono... inutili? Nel senso che ogni creatura o gruppo di creature ha un testo introduttivo e poi (in teoria) descrizione e habitat; a volte anche una leggenda. In teoria perchè, spesso, le informazioni sono mescolate tra le tre parti e non si capisce bene perchè...
Molte creature, inoltre, hanno descrizioni talmente simili che alla fine sembra un potpourrì molto incasinato e confuso... il fatto poi che le creature anche se son nelle Fate vengano chiamati Elfi o che alcune famiglie compaiano sia in uno che nell'altro gruppo... sinceramente passa la voglia di leggerselo tutto, ma l'ho fatto, La mia amica no, si è arresa prima.
Io credo che ci sia stata una grande ricerca di informazioni, ma alla fine risulta incasinato il modo di esporre i risultati e a volte gli elenchi di nomi impronunciabili (che non è colpa dell'autore, ma queste creature son tutte situate tra nord ed est Europa e non sono lingue a cui siamo avvezzi) sono una cosa che interrompe molto il succo dell'informazione. Tutto ciò secondo me sarebbe stato meno fastidioso con una buona fase di editing, un'impaginazione curata e, ammetto, questi libri sarebbero sempre molto meglio con illustrazioni per aiutare il lettore a comprendere meglio mentre in questo le illustrazioni presenti non rispecchiano molto la descrizione... sembrano un po' messe lì dove potevano c'entrare qualcosa.
Il fatto, però, è che qui tra una creatura e l'altra le descrizioni sono talmente simili che anche volendo, non trovi le differenze. Ci sono diverse fate che son tutte bionde con gli occhi azzurri e vesti bianche semitrasparenti... Inoltre sono descrizioni molto vaghe, a volte appena accennate e non sempre sono racchiuse nella giusta sezione "descrizione".
Più andavo avanti e più avevo voglia di metterci le mani per sistemare quei testi in modo migliore ma, nel bene o nel male (molto male) Armenia ha chiuso i battenti e con lei sono andati fuori stampa tanti bellissimi libri fantasy e dedicati al fantastico. Nota positiva: l'immensa bibliografia finale da cui provengono le fonti e che ha allargato la mia lista di libri papabili da cercare che, spero, siano più chiari e meglio impaginati, organizzati e comprensibili.
Di certo questo è un grande elenco di creature fatate di vario tipo, ma da qui a trarne informazioni chiare e distinguibili ce ne passa. Verrebbe voglia di cercarsele sul web una per una per capire meglio cosa le distingue o come sono, ma è una cosa che non farò. Avevo cercato testi proprio per avere qualcosa di materiale, di fisico... e niente, aspetterò il prossimo acquisto e intanto leggo un libro che ho preso al Butterfly Arc e che so già che mi piacerà perchè è una raccolta dei testi che si possono leggere nel percorso esterno del Bosco delle Fate e che vi consiglio di visitare, nei modi e nei tempi adeguati, se amate le farfalle e il popolo magico. Ma non portateci bambini irrispettosi, perchè avremmo voluto buttarne fuori a calci diversi...
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